Che quel giorno si fossero parlati al telefono, era noto. Ora il New York Times rivela un particolare inedito della conversazione. Il 12 luglio il ministro della Difesa russo Andriy Belousov ha chiamato il capo del Pentagono Lloyd Austin per avvisarlo di una “operazione segreta” che l’Ucraina stava preparando contro la Russia. Intanto Kiev bombarda tre aeroporti in territorio russo.

La telefonata
Il 12 luglio, dopo aver reagito all’annuncio del dispiegamento di missili a lungo raggio Usa in Germania dal 2026, Mosca aveva chiesto un colloquio telefonico a Washington. “I vertici della Difesa russa e statunitense hanno parlato di come prevenire minacce alla sicurezza e ridurre il rischio di una possibile escalation“, aveva spiegato il ministero della Difesa russo. Ma quello non era stato il solo argomento della conversazione.

Quel giorno Austin, scrive il quotidiano newyorkese, ha ricevuto una “richiesta insolita” da Belousov, commenta il giornale. Secondo le tre fonti citate dal quotidiano, il ministro russo ha avvertito Washington dei preparativi di Kiev per un’operazione segreta contro la Russia, che credeva avesse il nullaosta degli americani. Belousov ha chiesto ad Austin se il Pentagono sapesse dell’operazione, avvertendolo che essa avrebbe potuto portare ad un’escalation delle tensioni tra Mosca e Washington.

I funzionari del Pentagono sono rimasti sorpresi dalle affermazioni di Belousov – l’ex economista vicepremier chiamato a guidare la Difesa da Vladimir Putin a maggio al posto del poco amato Sergei Shoigu – e non erano a conoscenza dell’operazione, scrive il Nyt aggiungendo: “Ma qualsiasi cosa abbia rivelato Belousov… è stata presa abbastanza sul serio perché gli americani hanno contattato gli ucraini e hanno detto, in sostanza, ‘se state pensando di fare qualcosa del genere, non fatelo‘”.

Il giornale spiega che, nonostante la profonda dipendenza dell’Ucraina dagli Stati Uniti per il sostegno militare, di intelligence e diplomatico, i funzionari ucraini “non sono sempre trasparenti” con le loro controparti americane riguardo alle loro operazioni militari, in particolare quelle dirette contro obiettivi russi dietro le linee nemiche. I funzionari ucraini e il Cremlino hanno rifiutato di commentare la questione, mentre Mosca non ha risposto a una richiesta di commento.

Austin aveva contattato Belousov per la prima volta un paio di settimane prima, il 25 giugno, nel tentativo di mantenere “aperte le linee di comunicazione“, come ha dichiarato il Pentagono.

L’azione militare
Probabilmente è solo una coincidenza, ma nella giornata di sabato l’Ucraina ha sferrato un pesante attacco in territorio russo colpendo tre aeroporti durante la notte e danneggiando un bombardiere supersonico. Lo ha riferito una fonte dell’agenzia al Kyiv Independent, precisando che l’attacco è avvenuto per mezzo di droni che hanno colpito gli aeroporti delle regioni di Saratov, Murmansk e Ryazan. I droni kamikaze hanno inoltre bersagliato una raffineria di petrolio nella regione di Ryazan. Come detto, uno degli attacchi ha danneggiato un bombardiere supersonico a lungo raggio Tu-22M3 nell’aeroporto di Olenya, nella regione di Murmansk. L’aeroporto si trova vicino alla Finlandia e dista circa 1.800 chilometri dal confine ucraino.

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