Alla sola parola spray al peperoncino il ricordo va subito al tragico fatto di cronaca della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo (Ancona), avvenuto l’8 dicembre 2018, in cui 6 persone sono rimaste uccise mentre altre 59 sono rimaste ferite. Eppure la storia si ripete. Dilaga ancora la “moda” di usare per gioco, uno strumento che invece è utile contro le aggressioni. È successo la notta scorsa a Marina di Pietrasanta (Lucca). Cinque giovani sono stati costretti a recarsi al pronto soccorso dell’ospedale Versilia per irritazioni agli occhi e alle vie respiratorie, dopo che all’interno di una discoteca è stato spruzzato spray al peperoncino. La discoteca era affollata di giovani. Sul posto sono state inviate ambulanze: si è trattato tutti di codici gialli di media gravità
E non solo. Ieri mattina è stato spruzzato lo spray all’interno di alcuni vagoni della metro verde di Milano, tanto che la giornalista di Radio24 Marta Cagnola ha lamentato tosse e irritazione agli occhi, assieme a tutti gli altri passeggeri. La giornalista ha avvisato l’azienda Atm tramite X, che ha confermato che era stato spruzzato lo spray al peperoncino azionato da qualche bontempone a creare il disagio.
Vicenda simile è accaduta invece a Roma il 24 luglio scorso all’interno della metro alla fermata Barberini. Una persona ha spruzzato lo spray per darsi poi alla fuga nel panico generale. Sul posto i poliziotti impegnati nella ricerca dell’uomo, un borseggiatore secondo i testimoni. Al vaglio i filmati della video sorveglianza. Tra le ipotesi quella che l’uomo abbia spruzzato lo spray urticante per scoraggiare la vittima prescelta a difendersi dallo scippo.
Finirà mai questa pratica pericolosa e senza controllo?