Il caldo record di questi giorni ha provocato una strage di pesci nella laguna di Orbetello, dove da giorni c’è un’enorme distesa di orate, spigole e anguille morte. Per questo proseguono anche in queste ore le operazioni di raccolta del pesce morto nella Laguna di Orbetello e in tutte le zone limitrofe. “Oltre 20 operatori – ha detto il sindaco, Andrea Casamenti – monitorano, controllano, raccolgono, anche con l’ausilio dei barchini, le carcasse presenti. Diga, Levante, Ponente, Mulino, Quadrato, Guzman, Spiaggetta, Darsena le zone attenzionate senza dimenticare lo sgrigliatore sotto il controllo dei pescatori”. Attualmente la situazione più difficile riguarda la raccolta da Ansedonia a dopo il Palazzetto lungo sponda. “Chiederò – ha aggiunto il sindaco – al presidente della Regione Giani, che ho già avvisato ufficiosamente, lo stato di emergenza regionale dato che il Comune non può sostenere da solo tutte le spese che sta sostenendo per contenere la situazione, oltre allo smaltimento. Con tale dichiarazione la Regione potrà stanziate subito somme economiche a favore del Comune”.

“La strage dei pesci nella laguna di Orbetello è almeno la terza nell’ultimo decennio: non è più un’emergenza, ma una questione cronica” spiega Andrea Bartoli, vicepresidente di Fedagripesca Toscana. “Servono subito gli interventi strutturali ed un organismo di gestione La tragedia è annunciata ormai da tempo, per le cause che sono note a tutti. Il surriscaldamento delle acque lagunari, l’anossia provocata dall’alga valonia e i valori chimici fuori controllo – spiega Bartoli – stanno spazzando via tutto il pesce, sia quello da vendere subito che quello appena nato, destinato a rigenerare la fauna ittica in laguna”.

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