Continua a salire l’allerta caldo e aumentano le città con il bollino rosso, l’indicatore del bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute che certifica il massimo livello di rischio per tutta la popolazione. Se domenica i centri urbani contrassegnati in rosso erano 6 (Firenze, Frosinone, Palermo, Perugia, Rieti e Roma), sulle 27 città prese in considerazione dal ministero, oggi salgono a 11, martedì a 13 e mercoledì saranno dodici. Tra i consigli del ministero per chi abita nelle città da bollino rosso ci sono evitare di esporsi al caldo tra le 11 e le 18, utilizzare correttamente il condizionatore, seguire un’alimentazione leggera, bere molti liquidi e indossare indumenti chiari e leggeri.

Martedì l’afa raggiungerà il livello di allerta 3, il massimo, in 13 città colpendo Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Frosinone, Latina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Rieti, Roma, Torino. Sono inoltre previsti due bollini arancioni – Catania e Viterbo – e altri 10 bollini gialli (Ancona, Campobasso, Civitavecchia, Genova, Messina, Pescara, Reggio Calabria, Trieste, Venezia, Verona). Solo Cagliari e Bari hanno il bollino verde.

Per mercoledì 31 luglio è atteso che scendano a 12 le città da bollino rosso: Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Frosinone, Latina, Milano, Perugia, Rieti, Roma, Torino, Viterbo. Due i bollini arancione per Pescara e Verona. Dieci i bollini gialli (Ancona, Catania, Civitavecchia, Genova, Messina, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Trieste, Venezia).

Il caldo – che raggiungerà punte di 40 gradi – è causato dall’anticiclone africano e una prima tregua è prevista venerdì con l’arrivo del maltempo – temporali e grandini – in ampie zone del Nord. Fino a quel momento, su moltissime città, si avranno notti tropicali, con temperature superiori ai 20°, anche di 3-4 gradi. La pausa nel settentrione di venerdì sarà dovuta ad aria fresca in arrivo dal Nord Europa: colpirà soprattutto l’arco alpino ma i meteorologi non escludono che possano essere interessate anche alcune zone pianeggianti di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.

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