Prima l’attacco sulle alture del Golan, occupate da Israele, che ha ucciso 12 bambini drusi e che Tel Aviv ha attribuito ai miliziani di Hezbollah . Poi il raid di Israele sulla cittadina di Shaqra, nel sud del Libano, nel quale sono morte due persone e ne sono state ferite altre tre, tra cui un bambino. Infine, il gruppo militante libanese che inizia a spostare missili a guida precisa per far fronte ad un’eventuale rappresaglia di Israele. Continua a salire la tensione al confine tra Israele e Libano, tanto che molti Paesi europei hanno invitato il loro cittadini a lasciare al più presto il Paese dei Cedri. Prima la Norvegia, poi il Belgio e la Francia, a cui sono seguiti gli annunci dei ministeri degli Esteri di Germania e Italia. Antonio Tajani ha invitato i circa 3mila connazionali presenti in Libano “alla massima prudenza”. “Chi può rientrare in Italia lo faccia. Sconsigliamo nella maniera più ferma di andare in quel Paese finché la situazione è così complicata”, ha dichiarato il vicepremier. Nel frattempo, Lufthansa ha già annunciato la sospensione dei collegamenti con Beirut fino al 5 agosto.

Tajani: “Al lavoro per l’incolumità dei connazionali” – “Seguiamo con grande attenzione non soltanto i nostri mille e duecento militari che addestrano le forze armate libanesi, ma anche i 3mila italiani che vivono nel Paese”, ha dichiarato il ministro degli Esteri, a margine di una conferenza nella sede di Forza Italia. Siamo pronti a qualsiasi evenienza nel caso in cui, e ci auguriamo che non accada, la situazione dovesse peggiorare. Ci impegniamo a fare tutto ciò che serve per tutelare l’incolumità degli italiani. Certamente oggi invitiamo gli italiani che sono in Libano alla massima prudenza. Chi può rientrare lo faccia. Sconsigliamo nella maniera più ferma di andare in quel Paese fin quando la situazione è così complicata”.

L’allarme di Berlino, Oslo, Parigi e Bruxelles – Il ministero degli Esteri tedesco ha aggiornato gli avvisi per i viaggiatori riguardo il Paese dei Cedri dopo la tragedia di sabato scorso nella località drusa di Majdal Shams. Ai cittadini tedeschi viene chiesto di “lasciare con urgenza il Libano, finché c’è ancora tempo”. “Non possono essere esclusi un’ulteriore escalation della situazione e un allargamento del conflitto”, avverte Berlino. Anche l’ambasciata norvegese in Libano ha esortato i propri cittadini a lasciare il Paese. “Il conflitto tra Hezbollah e Israele è aumentato”, afferma l’ambasciata in un post in lingua araba sui social. “Se la situazione dovesse precipitare l’ambasciata norvegese avrà risorse molto limitate per assistere i cittadini norvegesi a lasciare il paese”, aggiunge. Dopo la Norvegia, anche la Francia e il Belgio hanno invitato i propri concittadini a lasciare il Paese dei Cedri, dopo l’attacco attribuito a Hezbollah a Majdal Shams e al timore della risposta israeliana.

Iniziano a scarseggiare i collegamenti aerei – In caso di inasprimento del conflitto, le opzioni di viaggio al di fuori del Libano potrebbero diventare limitate. Le ambasciate fanno sapere che ancora ci sono attivi voli per la Turchia e l’Unione Europea, ma la finestra disponibile per i trasferimenti potrebbe essere molto limitata. Una “ulteriore escalation potrebbe anche portare al totale” stop dei voli dall’aeroporto Rafiq Hariri di Beirut, si sottolinea negli avvisi. Intanto Lufthansa ha sospeso i propri voli su Beirut in Libano fino al 5 agosto compreso: “Tutti i voli da e per Beirut delle nostre compagnie Lufthansa, Swiss ed Eurowings sono sospesi fino al 5 agosto compreso in seguito agli attuali sviluppi in Medioriente”, ha spiegato un portavoce.

Droni di Israele su ShaqraDue morti e tre feriti, tra cui un bambino. È il risultato dell’attacco condotto da Israele con alcuni droni nel sud del Libano, nella cittadina di Shaqra. L’agenzia di stampa libanese Nna ricostruisce la dinamica: prima un drone ha preso di mira un’auto sulla strada Shaqra-Mays al-Jabal, vicino al castello di Doubiye, provocando il ferimento di due persone. Poi, dopo che altre due persone a bordo di una moto si erano avvicinate sul posto per controllarle, un drone le ha prese di mira causando la morte dei due e il ferimento di un bambino che si trovava sul balcone di una casa vicina. Il Times of Israel sottolinea che si tratta del primo attacco israeliano con vittime in Libano da quando sabato un razzo ha ucciso 12 bambini sulle alture del Golan, territorio occupato da Tel Aviv. Un attacco per il quale è stato accusato Hezbollah, che nega di esserne responsabile. Nel frattempo, il gruppo militante libanese Hezbollah ha iniziato a spostare missili a guida precisa dopo le ultime minacce di Israele. Un funzionario, che ha parlato ad Associated Press, ha precisato però che la posizione di Hezbollah non è cambiata e che il gruppo sostenuto dall’Iran non vuole una guerra totale con Israele, ma ha aggiunto che se questa dovesse scoppiare combatterà senza limiti.

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