“Non penso che una comunità politica possa prendere decisioni così forti senza discutere, perché nell’ultimo congresso fatto ad ottobre il presidente di Italia viva è stato eletto sulla base di una piattaforma né con questa destra, né con la sinistra. Se si cambia questa linea politica dal giorno alla notte come si fa a non dare parola agli iscritti?”. A dirlo è Luigi Marattin di Italia viva, critico nei confronti di Matteo Renzi, che ha aperto alla costruzione di un campo largo. “Rottura col partito? Se questa forzatura andasse avanti ne prenderei atto, ma insieme a tanti altri. C’è un documento firmato da centinaia di dirigenti di Italia viva. Calenda? Sono convinto di un’area liberale e democratica ma non con lui, io non entrerò in Azione perché chi è stato coprotagonista di un fallimento come quello del Terzo Polo secondo me è un ostacolo alla costruzione di un grande partito liberale e riformatore”.
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