Giramenti di testa, tremore alle gambe e poi il collasso in pedana. Dimessa pochi giorni prima dall’ospedale (dopo essere stata ricoverata d’urgenza) per un tumore benigno al coccige, decide comunque di gareggiare. Poi, si sente male e abbandona la pedana. Nathalie Moellhausen, però, si riprende parzialmente e porta a termine la sua Olimpiade. La 38enne schermitrice italo-brasiliana viene sconfitta (15-11) dalla canadese Ruien Xiao: ora, si dovrà operare per la rimozione del tumore.

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Prima le Olimpiadi, ora l’operazione in ospedale
Nata a Milano e spadista per l’Italia fino al 2014, ha scelto di rappresentare il Brasile – il paese della madre – riscrivendo la storia della nazionale verdeoro: Moellhausen è stata la prima atleta a vincere una medaglia in un Mondiale di scherma. Voleva gareggiare a tutti costi, nonostante fosse consapevole che si sarebbe dovuta operare. Un tumore benigno al coccige diagnosticato nel mese di febbraio, poi il ricovero e l’uso di dosi massicce di morfina. Nathalie Moellhausen sviene in pedana, l’incontro viene sospeso per qualche minuto, ma l’italo-brasiliana vuole portare a termine la sua gara. E così è stato. Alla vigilia delle Olimpiadi, il suo entourage l’aveva definito “uno scherzo del destino”: una forma di neoplasia che le causa dolore intenso (come accaduto in pedana).

Al termine della sfida Moellhausen è apparsa senza forze e debilitata per quanto accaduto: “Non sono in condizione” pronuncia davanti ai microfoni. I medici e il comitato olimpico temono che i dolori accusati nella schiena possano colpire le altre parti del corpo. Ora, ci sarà l’intervento delicato.

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