Televisione

“Non sapevo che sarei durato 23 anni. Roberto Ferri era nato per girare una scena sola di Un Posto Al Sole”: Riccardo Polizzy Carbonelli festeggia il traguardo

La soap opera più longeva della tv italiana ha oltrepassato le 6.500 puntate

di F. Q.
“Non sapevo che sarei durato 23 anni. Roberto Ferri era nato per girare una scena sola di Un Posto Al Sole”: Riccardo Polizzy Carbonelli festeggia il traguardo

“Un posto al sole”, la soap opera italiana più longeva della tv che va in onda dal 1996, ha tagliato il traguardo delle 6.500 puntate. Uno dei personaggi storici è l’imprenditore Roberto Ferri, interpretato da 23 anni da Riccardo Polizzy Carbonelli. Forse non tutti sanno che il ruolo in partenza era marginale.

“Ferri è arrivato dopo due mesi che mi ero fidanzato con mia moglie (l’attrice Marina Lorenzi ndr). – ha dichiarato a Fanpage l’attore – Marita D’Elia, la casting director, mi chiamava spesso mentre ero in tournée, quell’anno mi propose un provino che valeva sia per ‘Un Posto al Sole’ che per ‘La Squadra’, il regista volle vedermi, ma io non potevo muovermi perché ero a teatro con le prove generali. Nel frattempo mi stavo mangiando le mani, perché temevo di perdere quell’occasione. Marita mi chiamò, per l’ultima volta, e mi disse ‘questo è il tuo ruolo, se non vieni a fare il provino non ti chiamerò mai più‘. E sono andato”.

Il resto è storia: “Ventitré anni dopo siamo ancora qua. Non sapevo che sarei durato così tanto. Roberto Ferri nasce per girare una scena sola. Poi si sono appassionati alle caratteristiche di questo personaggio e ne hanno scritte di più, fino a svilupparlo completamente. Il suo ingresso trionfale durante le gare dell’America’s Cup è stato determinante. Diciamo anche che quando esce un cattivo, che all’epoca era Maurizio Aiello, ne serve un altro. E io ero nei paraggi”.

Il segreto del successo? “Nina Soldano e io incarniamo la soap per eccellenza, intesa come genere, perché poi in ‘Un posto al sole’ c’è il lato ‘Gomorra’, il lato comedy, poi ci sono le storie comuni, quelle in cui ci si può rispecchiare raccontiamo anche quello che accade negli ospedali, le schermaglie d’amore, d’amicizia. Ma nessuno credo possa identificarsi in un personaggio come Roberto Ferri o anche come Marina Giordano”.

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