Sono circa 50 le persone arrestate in Francia con l’accusa di star pianificando “azioni di sabotaggio” e di “protesta radicale” contro i Giochi olimpici. Lo ha comunicato il ministro degli Interni francese, Gérald Darmanin. Un attivista dell’estrema sinistra è stato arrestato il 28 luglio in un sito delle ferrovie francesi Sncf a Oissel, nel dipartimento della Senna Marittima, in Normandia. La polizia ha smentito che si tratti di uno degli autori dei sabotaggi che il 26 luglio hanno mandato in tilt i treni ad alta velocità Tgv. L’uomo aveva nel suo veicolo “chiavi d’accesso ai locali tecnici della Sncf”, “tronchesi“, un “set di chiavi universali”, nonché manuali e volantini legati all’ultrasinistra, hanno dichiarato fonti della polizia francese.
Secondo quanto comunicato dal ministro Darmanin, sono stati individuati alcuni “profili che potrebbero aver commesso” i sabotaggi del 26 ottobre. “Sono state azioni volontarie, molto precise, estremamente ben mirate – ha spiegato -. È la modalità d’azione tradizionale dell’estrema sinistra”, ha continuato. Intervistato su France 2, alla domanda su un possibile “fallimento” dei servizi segreti, il ministro ha risposto che il paese ha organizzato “il più grande evento del mondo” , la cerimonia di apertura dei Giochi olimpici, senza incidenti. Ha inoltre confermato l’arresto di 45 membri di Extinction Rebellion “che volevano, con un centinaio di altre persone, compiere azioni di sabotaggio o di protesta radicale” a Parigi durante i primi eventi dei Giochi olimpici.
Il sabotaggio dei treni della Tgv è avvenuto poche ore prima della cerimonia di apertura dei Giochi olimpici, quando molte persone erano in viaggio, chi per raggiungere la capitale, chi per andare in vacanza, provocando un enorme caos nelle stazioni. La Sncf, società ferroviaria nazionale francese, ha annunciato che, a distanza di tre giorni dall’attacco, la circolazione della rete Tgv è tornata alla normalità. Sono stati completati i lavori di riparazione su tutte le linee interessate, come confermato dal ministro dei Trasporti, Patrice Vergriete. “Questa mattina – 29 luglio – tutti i treni stanno circolando, sia sulla linea Est che sulla linea Atlantique. Ieri eravamo già in condizioni quasi normali e al Nord, dove ieri circolavano tre treni su quattro, oggi tutto funziona normalmente”, ha dichiarato. Nel fine settimana avrebbero dovuto prendere il treno circa 80omila persone, ma “alla fine 700mila hanno comunque potuto fare il viaggio” , mentre 100mila hanno avuto “il treno cancellato” , ha riferito Vergriete. Sncf si impegna a rimborsare i viaggiatori che hanno subito una cancellazione o un ritardo.
Come riportato da Le Monde, dopo l’attacco sono state messe in campo considerevoli risorse per rafforzare la sorveglianza dei 28mila chilometri di rete ferroviaria, con la mobilitazione di mille addetti alla manutenzione della Sncf e 250 agenti della sicurezza ferroviaria. Inoltre, sono stati schierati 50 droni e sono stati aumentati in controlli aerei degli elicotteri da parte della gendarmeria. Secondo Vergriete, il costo dei sabotaggi ammonterà “molto probabilmente” a milioni di euro, tra “perdite commerciali” e “spese di riparazione”. E “non c’è dubbio che ciò avrà un impatto diretto sul biglietto “, ha aggiunto il ministro dei Trasporti rispondendo a una domanda sulle possibili ripercussioni in termini di prezzi.