Il post su Facebook, che era stato rimosso, era chiaro: “Sinistrorsi vi aspetto” con la sua foto in bella mostra. Con la divisa sa SS. Ora il colonnello in pensione Giovanni Fuochi è indagato dalla Procura di Piacenza per l’ipotesi di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa. È questo il reato, il 604 bis del codice penale, contestato, secondo quanto si apprende, nel decreto di perquisizione eseguito dalla Digos, dopo che l’ufficiale in passato al comando dell’aeroporto militare di San Damiano aveva posato sui social con una divisa con simboli nazisti. La divisa è stata sequestrata, l’unica del genere, insieme ad altri oggetti tra cui munizionamenti.
Del fatto aveva dato notizia il quotidiano La Libertà, intervistando l’ex ufficiale che non aveva negato di aver postato questa sua fotografia e anzi ne rivendicava il contenuto con una giustificazione: “Colleziono uniformi e volevo dire ‘sveglia’ un po’ come Vannacci”. Nel frattempo aveva però rimosso la foto e i commenti che egli stesso aveva postato sotto – anche in risposta a commenti di altri utenti – come, ad esempio, “devi vedere l’intera uniforme: stivali e pistola Luger L8 compresa”, ma anche il più sconcertante “se mi dessero un po’ di spazio vedresti come spariscono gli Lgbt e coglioni vari”. E infine: “Sono fascista e ne sono orgoglioso, chi si professa democratico è di gran lunga più intollerante di me”.