Seconda al concorso internazionale Miss Universo 1987, modella, indossatrice, poi nota conduttrice. Roberta Capua non ha bisogno di presentazioni e, soprattutto, rappresenta quel modo di fare tv di cui spesso oggi si sente nostalgia. Classe 1968, originaria di Napoli, dopo la maturità classica conosce la notorietà vincendo Miss Italia (titolo già assegnato a sua madre Marisa Jossa, nel 1959). Anche di questo ha parlato in una recente intervista rilasciata a La Repubblica: “Io bellissima? Non mi sono mai sentita davvero. Nonostante i concorsi, ho continuato ad avere tante insicurezze”.
Su questo, con tutta probabilità, ha influito anche il tipo di educazione che ha ricevuto: “Quando mi chiesero di fare un calendario, immaginai la faccia che avrebbe fatto mio padre. Poi mi dicevo: se avrò un figlio o una figlia cosa penserà? Mostrarmi non era nelle mie corde. “Miss Italia fu una parentesi, una curiosità, non è che mi sentissi a mio agio in costume davanti a una giuria”.
I genitori, però, non l’hanno mai ostacolata. Solo ci tenevano che ogni passo compiuto fosse ponderato e che la figlia puntasse sempre in alto: “Papà, ironicamente, mi disse: ‘Una volta eri la figlia dell’avvocato Capua, ora sono il padre di Roberta Capua’. La regola che diede a me e a mio fratello era: potete fare quello che volete nella vita, ma dovete essere i numeri uno nel campo che scegliete, fate tutto al meglio”. Dell’infanzia ricorda anche un episodio disdicevole: “Andavo alle elementari, portavo gli occhiali e l’apparecchio ai denti. C’era la recita, mi si escluse: ‘Tu no, sul palco senza occhiali non puoi stare. Quindi no’. Ci rimasi malissimo, le mie compagne facevano tutte una parte. Quell’esclusione – dettata solo da motivi estetici – mi fece sentire inadeguata, oggi sarebbe successo un macello. Invece mamma non diede peso alla cosa, ma io soffrii tanto. Se non ti senti accolta, pensi di non essere come le altre”.
La carriera televisiva inizia in Fininvest, con alcuni piccoli ruoli. Sul fondatore dell’azienda, Silvio Berlusconi,Capua ha detto: “L’ho visto due volte, molto gentile, una al compleanno di Mike Bongiorno. Teneva le distanze, credo per un problema di altezza, sono un metro e ottanta. Mi ha detto: ‘Ha una bellissima chiostra di denti’. Me l’ha detto tutte e due le volte che l’ho incontrato… Un complimento sentito”.
Poi ha ricordato Fabrizio Frizzi, il compianto conduttore scomparso troppo presto: “Con Fabrizio abbiamo presentato tantissime serate di beneficenza per l’associazione Peter Pan, e ho avuto modo di conoscerlo bene. Tante serate a parlare di tutto. Di solito quando le persone scompaiono da giovani, si fanno dei santini. Lui era veramente perbene, rispettoso, empatico, generoso, ironico. Se ora mi dicesse: un difetto ce l’avrà avuto?, non saprei trovarlo. Era speciale, ci penso tutti i giorni”.
Quanto alla vita privata, Roberta Capua è stata legata sentimentalmente al nuotatore Massimiliano Rosolino (dal 2003 al 2005). Inoltre è stata sposata con Giorgio Restelli, direttore artistico di Mediaset. Nel 2011, invece, ha sposato Stefano Sassoli, imprenditore bolognese dal cui amore è nato Leonardo, oggi adolescente. Nel 2023 si sono separati. Su quell’anno, drammatico per la separazione e per due gravi perdite (la mamma e il papà), la conduttrice ha detto: “Le ferite non sanguinano, ma sono ancora aperte. Mio padre mi manca ogni giorno. Anche mia madre, ma è diverso. Aveva una malattia che me l’aveva portata via da tempo, è stato un distacco lento e doloroso: non mi riconosceva più, non parlavamo più al telefono. Papà è sempre stato il mio punto di riferimento, mi capita di pensare: che direbbe? Che farebbe?”.
Infine i progetti professionali: “A fine agosto sarò con Diaco ad ‘Aspettando BellaMa’, ma non farò l’autrice. Mi hanno chiesto di selezionare i nuovi opinionisti e i nuovi concorrenti. Io sono stata giudicata e quel giudizio mi ha cambiato la vita, quindi non l’ho fatto in maniera leggera. Per il futuro mi piace il talk show del daytime, amo parlare con la gente. E vorrei presentare un quiz, sono fan dei game show, ma sono quasi sempre appannaggio degli uomini”.