Primi scontri tra polizia e manifestanti nel centro di Caracas, in Venezuela. L’opposizione, infatti, sta protestando contro la proclamazione della vittoria di Nicolas Maduro alle elezioni presidenziali di domenica.

Le prime immagini degli scontri – trasmesse da un equipe dell’emittente all news argentina Todo Noticias – mostrano agenti della polizia di Caracas in tenuta anti sommossa lanciare lacrimogeni ed esplodere colpi con pallottole di gomma per disperdere la protesta.

Sono in corso i cosiddetti cacerolazos, tipiche manifestazioni di protesta in cui si batte su pentole e padelle per esprimere il proprio dissenso. Le iniziative, secondo quanto riporta il portale Infobae, risuonano forte a Petare, il più grande quartiere operaio dell’America Latina, ex roccaforte chavista, e in altre zone della capitale, il giorno dopo la proclamata vittoria di Maduro alle elezioni, e le denunce di brogli da parte dell’opposizione.

Il presidente è stato proclamato dopo ore, in un clima in cui la leader dell’opposizione venezuelana María Corina Machado è finita indagata per un presunto tentativo di attacco informatico al sistema elettorale ordito per manipolare i risultati delle elezioni nel Paese.

Gli Stati Uniti avevano espresso una forte preoccupazione per la situazione in Venezuela come spiegato il portavoce della sicurezza nazionale americana John Kirby in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti auspicando che “il risultato” del voto rifletta “la volontà degli elettori”. “In questa fase noi, così come il resto della comunità internazionale, stiamo osservando e risponderemo di conseguenza”.

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