La foto di Giorgia Meloni e di sua figlia Ginevra, di sette anni, accolte in aeroporto all’arrivo della premier in visita di Stato a Pechino. Accompagnata da un gioco di parole: “La mamma dei fascisti è sempre in Cina“. Per questa storia pubblicata sui social, Riccardo Cassini, 54enne autore satirico appena approdato nella squadra del gioco a premi Affari tuoi in onda su Rai 1 (dopo aver lavorato, tra gli altri, per Fiorello ed Enrico Brignano) è diventato il bersaglio di un fuoco incrociato di polemiche da parte dei partiti di centrodestra. Che approfittano del caso anche per tentare di delegittimare le critiche sulla gestionepadronale” del servizio pubblico da parte della maggioranza, arrivate, da ultimo, dal report europeo Media Freedom Rapid Response (contro cui proprio Meloni si è scagliata dalla Cina). “L’autore Rai Riccardo Cassini vomita fiele nei confronti del presidente del Consiglio. Qualcuno ancora oserà parlare di TeleMeloni, quando “professionisti” del servizio pubblico si lasciano andare a tali disonorevoli propalazioni frutto di odio e livore?”, attacca il deputato di FdI Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia. Un concetto sviluppato da un altro esponente di vertice del partito, il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli: “La Rai è talmente blindata dalla destra che l’autore di lungo corso Riccardo Cassini, pagato da tutti i cittadini, ha la facoltà di insultare il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la figlia dalla sua bacheca Facebook”. Sulla vicenda interviene con un tweet anche la ministra del Turismo Daniela Santanchè, tirando in ballo la questione di genere: “Ecco la libertà che pretende la sinistra. La libertà di insultare senza limiti la Meloni, la cui unica colpa è essere la prima donna premier. Ma di destra”. Mentre il deputato Mario Malaguti esprime “disgusto, vergogna e forte preoccupazione”.

Il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti, coglie l’occasione per ridicolizzare con un lungo comunicato le proteste contro le ingerenze dell’esecutivo nel servizio pubblico: “In un clima fascista come quello che si respira in una Rai militarmente assediata da esponenti di destra, è il coraggio dell’autore Riccardo Cassini a rompere le catene dell’opprimente TeleMeloni. Il novello Don Chisciotte si è sentito libero, infatti, di pubblicare la foto del presidente Meloni insieme alla figlia, accompagnando l’immagine con una battuta che anziché fare sorridere risulta solo di cattivo gusto. Non solo perché questo è l’ennesimo attacco sessista rivolto a Giorgia Meloni, ma soprattutto perché indirettamente pone al centro del volgare bersaglio la figlia. Toni simili da Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato e membro della Commissione di Vigilanza Rai: “Se sei di sinistra puoi prendertela con la mamma, con i bambini e dire quello che ti pare. Se a ruoli invertiti fosse stata fatta la stessa cosa nei confronti di una donna della sinistra saremmo già allo sciopero generale e all’insurrezione contro la televisione occupata dal centrodestra. Che pena. Che squallore questi pagatissimi autori Rai, sempre intenti a denigrare, seminare odio e ad aggredire anche i bambini”. Mentre dall’opposizione una condanna netta arriva dal leader di Azione Carlo Calenda: “Siamo a livelli che definire squallidi è riduttivo. Questi e molti analoghi post che circolano sui social sono vergognosi e vanno condannati senza distinzione di schieramento politico”, twitta.

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