Olimpiadi Parigi 2024

Chase Budinger e l’arte del sapersi reinventare: l’ex giocatore Nba che sogna una medaglia alle Olimpiadi nel beach volley

Quando era un bambino guardava le Olimpiadi in tv, oggi gareggia e lo fa da protagonista. La carriera polisportiva dell'ex cestista

Qualche anno fa schiacciava al ferro in Nba, oggi lo fa sotto la Tour Eiffel alle Olimpiadi. Da cestita a giocatore di beach volley, Chase Budinger e l’arte del sapersi reinventare. 36enne, californiano e ciuffo biondo: classico stereotipo di giocatore “da spiaggia”. In coppia con il connazionale statunitense Miles Evans, l’ex giocatore di Houston Rockets e Indiana Pacers – tra le altre – ha riabbracciato la sua prima vera passione. Dopo sei anni da professionista, è arrivata la prima partecipazione ai Giochi Olimpici. “Non c’è sensazione migliore. Ricordo quando ero bambino e guardavo le Olimpiadi in tv. Eravamo una famiglia numerosa, ci mettevamo tutti insieme sul divano e guardavamo eventi di ogni sport, dalle 5 di pomeriggio fino a sera tardi. Pensavo quanto sarebbe stato bello poterci giocare, un giorno. Ha un significato enorme per me, è davvero un sogno che diventa realtà“. Il suo debutto in America era iniziato con un airball, quello sulla sabbia francese parte con una vittoria contro i padroni di casa. E da protagonista.

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La carriera polisportiva
Il talento è sempre stato di casa. Il fratello e la sorella erano due promesse della pallavolo. Chase non era da meno, ma anche per la pallacanestro era considerato uno dei migliori. Passava la sua adolescenza alla Moonlight Beach di Encinitas, dalla mattina alla sera. Una routine che presto ha dovuto interrompere. Uomo-copertina della rivista “Volleyball”, alla fine sceglie il basket. Dopo essere stato nominato co-MVP del McDonald’s All American nel 2006, e in seguito alla carriera universitaria in Arizona, Budinger viene scelto al draft NBA del 2009 con la 44esima chiamata. Houston, Minnesota, Indiana e Phoenix: tante squadre, ma troppo poco per riuscire davvero ad emergere. Il punto di maggior visibilità lo raggiunge grazie alla gara delle schiacciate nella notte dell’All-Star Game (nel 2012). In poco tempo, però, il cestista dal ciuffo biondo viene presto dimenticato. Dopo un anno in Europa, al Baskonia, Budinger è tornato sui suoi passi. Costruendosi la carriera nella pallavolo che aveva sempre desiderato.

Alla fine, le Olimpiadi le ha raggiunte. Non con il Team Usa, ma sfruttando le sue ottime doti da pallavolista. L’elevazione e le schiacciate sono il suo marchio. E non poteva essere diversamente per un giocatore con un passato Nba. Versatile e sognatore: niente scarpe o calzette di spugna. A Budinger bastano una canottiera e un paio di occhiali da sole. È tornato a godere dei vecchi tempi, ma questa volta con una medaglia in palio.