Come si fa a sapere se i pasti serviti sugli aerei sono sicuri?
Siete tra coloro che durante un viaggio aereo aspettano con ansia il momento del pasto? Ebbene, un articolo del New York Post potrebbe farvi cambiare idea, o almeno farvi prestare più attenzione a quello che viene servito. I primi di luglio, un volo Delta Airlines è stato costretto ad atterrare in emergenza al JFK di New York perché ai passeggeri era stato servito cibo avariato e stavano cominciando a sentirsi male. Da qui lo spunto del pezzo: come si fa a sapere se i pasti serviti sugli aerei sono sicuri? Darin Detwiler, professore associato di politica alimentare presso la Northeastern University e autore del libro “Food Safety: Past, Present, and Predictions“, ha spiegato alla rivista Food & Wine che negli Stati Uniti è la Food and Drug Administration (FDA) a vigilare sulla sicurezza dei catering delle compagnie aeree ma che questi controlli non vengono fatti così spesso come accade nei ristoranti. Detwiler ha dato quindi dei suggerimenti pratici, quello di evitare piatti con la carne è il più importante. Nel caso si scelga per esempio del pollo, potrebbe essere difficile capire se ci siano delle muffe perché lo sgradevole odore che emanerebbe potrebbe essere cancellato dalle salse. “Il modo migliore per ridurre il rischio di contrarre malattie alimentari dal pollo è assicurarsi che sia completamente cotto usando un termometro per alimenti”, ha spiegato Ellen Shumaker, esperta di sicurezza alimentare e direttrice del programma Safe Plates presso la North Carolina State University. Ora, chi mai porta un termometro per alimenti in aereo? Nessuno. E infatti Shumaker suggerisce di ‘tagliare la testa al toro’ e portarsi del cibo da casa: “Possono andare bene anche delle barrette di cereali con un mix di frutta secca. Inoltre è bene assicurarsi di lavarsi spesso le mani durante il volo“.