Forse non tutti sanno che le strade di Ghali e Fedez si sono incrociate quasi per caso. I due hanno subito legato e hanno mosso i primi passi nel mondo della musica live. “Il primo tour l’ho fatto come spalla di Fedez. – ha detto Ghali a La Repubblica – Avevo 17 anni, lui 22 o 23. Guidava lui, e a fine serata mi dava 50 euro. Sono i primi soldi che ho guadagnato. Ma abbiamo cantato anche per un pugno di birre nei centri sociali”. Poi spiega che Fedez “conosceva già le mie canzoni e un giorno mi riconobbe per strada durante una marachella. Ci stavamo picchiando con altri ragazzi e Fedez, che passò di lì con la sua ragazza, mi disse di smetterla. Di notte mi scrisse su Facebook chiedendomi di accompagnarlo in tour”.
Da qui i primi tentativi per sbarcare il lunario, tra i quali i provini ad “Amici di Maria De Filippi”: “Non mi presero. C’è in rete un video del nostro provino che spero che qualcuno cancelli prima o poi”. Poi è arrivato il gruppo Troupe D’Elite “con Ernia, e una ragazza argentina, Maite. Il produttore, Fawzi, era il più scuro di noi. Il rapper Guè ci mise sotto contratto con la sua etichetta Tanta Roba. Abbiamo attirato soltanto tanto odio. Lì ho capito che l’odio può nutrire una comunità. Sotto i nostri video online c’erano commenti impietosi, Maite era bersagliata di insulti sessisti. Per tre anni mi sono fermato”.
Per mettere da parte qualche soldo Ghali ha fatto “un sacco di lavoretti. Anche consegnare le pizze”. E la volta: “A un certo punto capisco la potenza di internet. Comincio a pubblicare le mie canzoni su You Tube, con sempre maggiore cura”. E arriva il boom di streaming di “Ninna Nanna” nel 2017: “Il web è meritocratico”.