Cinema

“Horizon negli Usa non è stato accolto molto bene. I finanziatori europei ci hanno creduto subito, per il resto ci ho messo i miei soldi”: Kevin Costner regista deluso

La star del cinema si scaglia contro chi "giudica un film dal primo weekend al botteghino"

di F. Q.
“Horizon negli Usa non è stato accolto molto bene. I finanziatori europei ci hanno creduto subito, per il resto ci ho messo i miei soldi”: Kevin Costner regista deluso

Kevin Costner è sbarcato in Calabria per presentare domani il primo capitolo di “Horizon An american Saga”, da lui scritto, diretto ed interpretato, al Magna Graecia Film Festival. “Tra un paio di giorni più di 2.000 persone vedranno il mio film, – ha detto il regista e attore in conferenza stampa – chiuderanno gli occhi per vivere il sogno di tornare all’età di 15 anni. Un film se funziona resterà per sempre, si ricorderà per tutta la vita“.

Poi traccia il bilancio del boxoffice: “Viviamo in un’epoca in cui un film viene giudicato dal risultato del botteghino nel primo weekend. Credo invece che il modo corretto per giudicare un film sia la sua durata nel tempo. Horizon non è un film da weekend, il mio obiettivo è che entri nel vostro cuore, che vi commuova e vi faccia versare delle lacrime. Horizon negli Usa non è stato accolto molto bene nelle sale, ma era successo anche con ‘Fandango’. I miei film sono apprezzati prima in Europa poi dagli americani. È accaduto anche con ‘Balla coi lupi’. ‘Horizon’ ha successo in streaming, ma il secondo uscirà nelle sale al 100%. I finanziatori europei ci hanno creduto subito mentre per il resto ci ho dovuto mettere i soldi di tasca mia. Quello che voglio è scegliere un progetto in cui credo affinché la mia vita si espanda. Ma il mio sogno è compreso più all’estero che in America”.

Poi Costner entra nel dettaglio del film: “Sono molto orgoglioso di ‘Horizon’, un viaggio in America che diventa migliore con la presenza di donne protagoniste perché ‘no woman no west’. C’è Sienna Miller, donna di talento e bellezza, ci sono 4-5 giovani attori e attrici di grandissimo talento, di sicuro ne sentirete parlare in futuro. Il film racconta di lotte e combattimenti perché andare verso il west ha sì realizzato sogni di chi è arrivato ma ha portato lo schiacciamento dei popoli che vivevano là. Il secondo e il terzo film sono ancora più duri del primo”.

Da parte dell’attore-regista non è mancata anche una frecciatina ai politici. “Che cosa mi aspetto dalla politica americana nelle prossime elezioni Usa? Intendo andare a votare, esercitare un diritto per cui si è combattuto, per cui tanta gente si è sacrificata. Mi auguro che ci si possa evolvere. La sensazione più che mai evidente è che la gente voglia la pace e l’ambiente da proteggere, eppure mai il mondo è stato più a rischio come adesso. Non capisco cosa stia succedendo. Spero che ci si dia una svegliata, che i nostri leader siano all’altezza. Mi sembra chiaro che i politici dovrebbero far migliorare la nostra vita non la loro carriera. Perché il servizio pubblico è realizzare qualcosa per gli altri, ma ho la sensazione che ciò in questo periodo non sia una priorità”.

Per ora la priorità di Costner è promuovere il più possibile in giro per il mondo la sua ultima fatica cinematografica.

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