Ambiente & Veleni

“Io, affetto da Sensibilità Chimica Multipla ero rinchiuso tra le mura di casa. Poi mi ha salvato la Valle Grana”

La testimonianza di Luca Tresoldi: "Per avere una vita normale mi sono dovuto trasferire in un bosco a mille metri d'altezza". A Cuneo ha organizzato una mostra che racconta le sue vicessitudini e la rinascita nella natura

di Luca Tresoldi Mi chiamo Luca Tresoldi e sono affetto da una malattia poco conosciuta chiamata Sensibilità Chimica Multipla (MCS). In tutta Italia nel 2019 è stata stimata la presenza di circa un milione di persone affette da questa malattia. La malattia si manifesta per diverse ragioni ed è caratterizzata da vari stadi. Attualmente non […]

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di Luca Tresoldi

Mi chiamo Luca Tresoldi e sono affetto da una malattia poco conosciuta chiamata Sensibilità Chimica Multipla (MCS). In tutta Italia nel 2019 è stata stimata la presenza di circa un milione di persone affette da questa malattia. La malattia si manifesta per diverse ragioni ed è caratterizzata da vari stadi. Attualmente non esiste una cura, ma solo terapie. Le persone affette non possono esporre il loro organismo a diverse sostanze, poiché l’organismo non riesce a metabolizzarle correttamente, causando un bioaccumulo che si diffonde in tutto il corpo, colpendo vari organi compreso il cervello.

A inizio 2018 la mia situazione è peggiorata drasticamente, costringendomi ad isolarmi completamente in una stanza controllata. Dall’estate del 2022, insieme alla mia famiglia, ci siamo trasferiti in un bosco isolato a circa mille metri di altitudine. Dopo quattro anni ho potuto finalmente rivedere la luce del sole e sentire l’aria sulla mia pelle. Grazie a questo luogo molti sintomi sono passati e molti altri diminuiti. Attualmente non prendo più nessun tipo di farmaco dato dal fatto che il mio organismo non rimane esposto alle sostanze che non riesce a smaltire.

La mia mostra, ancora per pochi giorni alla Biblioteca civica di Cuneo ma che diventerà poi itinerante, ha uno scopo sociale, non di lucro, né di raccolta fondi, l’ingresso è gratuito. Le fotografie ritraggono la natura, i boschi della valle Grana (provincia di Cuneo). Questi scatti rappresentano stati d’animo, sintomi e situazioni che gli ammalati vivono ogni giorno. L’intento della mostra fotografica è di sensibilizzare sull’esistenza di questa malattia e far comprendere che ci sono diverse persone confinate nelle proprie abitazioni, dove subiscono costantemente un dolore sia fisico che emotivo. La loro voce rimane imprigionata all’interno di quelle mura. La mostra, possibile grazie agli sponsor finanziatori Comitato Toscano MCS- Girolomoni e agli sponsor promozionali Ideascuso-Semi-ami, girerà tutta Italia regione per regione.

Questa è la mia testimonianza, un invito a prendere coscienza dell’esistenza di questa e altre malattie. È importante comprendere che molte persone sono costrette a vivere confinate tra le mura di casa, sopportando un dolore costante sia fisico che emotivo. La loro voce rimane soffocata dall’isolamento. Vi invito a diffondere il messaggio di questa testimonianza, scattando un selfie con la fotografia che più vi piace pubblicandola usando l’hashtag #MCSNonSieteSoli. La vostra partecipazione contribuisce a dare voce e sostegno emotivo a tutti noi.

La Sensibilità Sensibilità Chimica Multipla (MCS) può derivare da diverse cause. Oltre all’esposizione professionale a sostanze chimiche o alla presenza di metalli pesanti nel corpo, può anche essere influenzata da una predisposizione genetica. È una condizione caratterizzata da una reazione eccessiva a sostanze presenti nell’ambiente. Questa reazione è dovuta a disfunzioni del sistema immunitario, ha un andamento cronico e si manifesta con una perdita di tolleranza ad agenti chimici (TILT). Le persone affette da MCS possono sperimentare reazioni avverse anche a basse esposizioni che non causano alcun effetto negativo sulla maggior parte delle persone. Le sostanze che possono scatenare queste reazioni possono essere sia naturali che chimiche, antropiche o biogeniche. Queste sostanze includono solventi, additivi e eccipienti che possono essere trovati in vari prodotti come quelli per l’igiene personale, per la casa, edilizi, tessuti, farmaci, alimenti etc.

Gli stadi della MCS variano da lievi a gravi. Nei casi lievi, i sintomi consentono una vita quasi normale, mentre nei casi gravi l’individuo deve vivere in un ambiente controllato per evitare ulteriori esposizioni. Nei casi più avanzati, le persone affette possono perdere la capacità di assumere e metabolizzare correttamente gli integratori necessari per eliminare il bioaccumulo e reintegrare le vitamine. È importante notare che, se si interviene tempestivamente, è possibile un miglioramento della condizione.

I sintomi possono variare e includere mal di testa, vertigini, nausea, affaticamento, difficoltà respiratorie, irritazione della pelle, confusione mentale, sbalzi di umore, disturbi gastrointestinali e sintomi simili a quelli delle allergie. La diagnosi è spesso complessa e richiede un approccio multidisciplinare. Solo gli esperti medici qualificati in MCS sono in grado di riconoscerla correttamente. È importante diffondere la consapevolezza sulla MCS e sui suoi sintomi per permettere una diagnosi tempestiva.