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“La guida turistica ha sedotto mia moglie e ci ha rubato 200mila euro”: una famiglia truffata in un villaggio a Sharm el-Sheikh

È la storia della pensionata Annamaria che in Egitto si è innamorata di Ahmed

di F. Q.
“La guida turistica ha sedotto mia moglie e ci ha rubato 200mila euro”: una famiglia truffata in un villaggio a Sharm el-Sheikh

“Da 15 anni la nostra vita non è più la stessa e niente potrà più tornare come prima”. Quando un viaggio ti cambia la vita, purtroppo, non è detto che sia in positivo. È il caso di Annamaria che nel 2009 si recò a Sharm el-Sheikh con il marito e i figli. “Eravamo andati in un resort in Egitto con tutta la famiglia – spiega il marito, Mauro, noto chirurgo campano in pensione, intervista da Il Messaggero -. Mia moglie all’epoca aveva circa 65 anni, ma era ancora bellissima. Ci venne affidata una guida turistica”. Si chiamava Ahmed e aveva poco più di vent’anni e, come tutte le guide turistiche, si è comportato con cortesia e rispetto dei suoi clienti. Motivo per cui Mauro, alla fine della vacanza, gli ha lasciato “una cospicua mancia. Forse sbagliai perché capì che eravamo molto benestanti”.

E, normalmente, sarebbe finita lì. Ma, in tempi di social, non è mai così. E quindi Ahmed recupera i contatti con Annamaria attraverso Facebook. “La cosa mi lasciò del tutto indifferente – spiega Mauro -. Nei mesi però vedevo Annamaria diversa. Mi accorsi che spendeva tanti soldi. Avevamo un conto corrente cointestato e, pur non avendo problemi economici, non mi spiegavo cosa facesse con tutti quei soldi. Un mese aveva prelevato addirittura dieci mila euro. Cominciai a chiederle spiegazioni fino a quando lei, messa alle strette, mi disse che li stava utilizzando per costruire una casa in Egitto. Mi confessò che lei e Ahmed si erano innamorati e che voleva separarsi”.

Una situazione al di fuori del normale, che ha insospettito, e non poco, i familiari della vittima. “Fui costretto a parlarne con i miei figli perché ebbi come l’impressione che Annamaria stesse impazzendo. Scoprimmo che il ragazzino l’aveva cercata sui social e poi aveva cominciato a dirle che era bellissima e che non riusciva a dimenticarla. L’ha raggirata e lei è caduta nella sua rete”. Una vera e propria truffa, escogitata ad hoc. E la cifra rubata è stata esorbitante: “Circa 200mila euro. Ma più passavano i mesi e più dava i numeri. Raccontava alle amiche che lui settimanalmente mandava degli amici in Italia per controllarla, che era innamoratissimo e che non aspettava altro che poterla rivedere. Voleva addirittura mettere in vendita la nostra casa. Per porre fine a questa bizzarra situazione siamo stati costretti a presentare una domanda di interdizione al Tribunale che, chiaramente, fu accolta. Quando ha smesso di mandargli i soldi Ahmed è sparito e l’ha bloccata sui social. Ma Annamaria continua a pensare a lui”.

Il sospetto, però, è che quei soldi non torneranno mai indietro: “Abbiamo scoperto che dietro Ahmed c’è la malavita. Ma non sono in pena per i soldi. Quello che non perdonerò mai a questi delinquenti è di avere distrutto psicologicamente mia moglie e di aver tolto serenità ai miei figli. Da 15 anni la nostra vita non è più la stessa e niente potrà più tornare come prima di quel viaggio in Egitto”, ha concluso, sconsolato, Mauro.

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