“Negli spogliatoi provammo a metterci d’accordo con la Juve per pareggiare e loro sarebbero andati a fare lo spareggio. I giocatori della Juve non accettarono questa proposta, soprattutto Davids, Zidane e Montero. Fu un pour parler di nascosto tra i giocatori più importanti. Giocammo una partita irregolare che finì come finì per un episodio”. Ospite del podcast Non è più domenica, l’ex giocatore del Perugia Alessandro Melli racconta una clamorosa tentata combine che sarebbe andata in scena prima del match del 14 giugno 2000, quando la Juventus perse lo scudetto – vinto dalla Lazio – per colpa della sconfitta per 1-0 in casa degli umbri del patron Luciano Gaucci, sotto un diluvio torrenziale.

Ma perché gli juventini avrebbero dovuto accettare di pareggiare una partita che, per conquistare matematicamente lo scudetto, avrebbero dovuto vincere? Secondo Melli, il clima in casa bianconera non era sereno: “Eravamo salvi e non avevamo niente da chiedere in campionato, la Juve doveva vincere per vincere il campionato, e veniva da una settimana di polemiche. Erano scortati che sembravano dei pregiudicati. Gaucci era legato alla Lazio e al Banco di Roma, in settimana ci chiese di fare di tutto per vincere e che ci avrebbe dato anche un premio perché voleva che la Lazio vincesse il campionato, per interessi personali. Se avessimo perso ci avrebbe portato in Cina in ritiro”, racconta.

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