Stefano Disegni, autore di “L’importanza di chiamarsi Giorgia. E altre farse…” e Stefano Mannucci, Doctor Mann di Radiofreccia e giornalista del Fatto Quotidiano, conducono un dialogo semiserio sul lavoro del disegnatore satirico.
“Sono profetico e me ne vanto!” afferma ironicamente di sé l’autore, che per primo aveva immaginato – fra le altre scenette comiche – Meloni e i suoi accoliti che indossano l’ormai celebre elmetto contro i nemici. E ancora per Disegni il disegnatore satirico ha un’inclinazione schizofrenica perché perennemente diviso tra la propria coscienza politica, che desidera un immediato cambio di governo, e la satira, che si nutre con avidità del grottesco spettacolo che Meloni e i suoi forniscono di sé stessi ogni giorno.
Mannucci sottolinea poi come “L’importanza di chiamarsi Giorgia. e altre farse…” rappresenti un diario dei nostri tempi, un resoconto preciso e pungente dell’Italia di oggi.

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