Monologo-show del senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, ospite della trasmissione L’aria che tira (La7), contro “l’edilizia popolare post-sessantottina”, “la sinistra”, “il Pd” e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. L’argomento del dibattito è l’emergenza casa per le famiglie sfollate dopo il crollo del ballatoio della Vela Celeste di Scampia.
Gasparri accusa la sinistra di aver costruito dopo il ’68 edifici fatiscenti, “un modello brutale di periferia tipico di una certa ideologia di sinistra che ha prodotto mostri”. E passa all’attacco dei governi di centrosinistra: “A Scampia e altrove da molti decenni il governo è di una certa parte politica di sinistra, che ha abbandonato quelle zone al degrado. Il governo Meloni è dovuto intervenire su un caso analogo, quello di Caivano, dove ha varato un progetto specifico e dove l’intellettuale di sinistra di turno (De Luca, ndr) offende il sacerdote coraggioso“.
E rincara: “Tutto questo lo sta facendo il governo di centrodestra. Dove sono stati Bassolino e De Luca? In quelle zone la continuità di governo è chiarissima. Cosa ha fatto De Luca per Scampia? Niente. Cosa ha fatto De Luca per Caivano? Niente. De Luca non ha utilizzato l’80% dei fondi europei durante la sua gestione“.
Gasparri, infine, difende strenuamente la riforma sull’autonomia differenziata: “Noi di Forza Italia siamo un grande partito del Sud che dice che questa autonomia va attuata, dando luogo a quei famosi Lep. Per tenere insieme un paese bisogna pensare a quelli del Nord e a quelli del Sud, non fare come la sinistra che, quando è al governo, fa la riforma autonomista e quando è all’opposizione, specula sulle giuste preoccupazioni dei cittadini. Quindi, i grilli parlanti della sinistra non ci spaventano. Noi di Forza Italia – chiosa – siamo un movimento serio a differenza del Pd e saremo i garanti di un processo equo di attuazione di questa riforma. I De Luca e gli altri leader del Sud non hanno usato i soldi europei e nazionali, quindi il Pd deve tacere di fronte a Scampia e alle vele”.