Auto & moto

Mazda CX-80, anteprima nazionale a Roma. L’ad Pietrantonio: “La nostra sfida premium”

Il viaggio di Mazda verso il pianeta Premium è iniziato più di un decennio fa. Ma sbarcarci e poi trovare spazi e affermazione, è impresa davvero complessa. Un po’ perché la velocità con la quale il Costruttore giapponese porta sul mercato i suoi nuovi modelli non è esattamente supersonica. E poi perché i “guardiani” del suddetto pianeta sono di altissimo livello industriale e qualitativo. Difficilmente fanno entrare altri concorrenti Ma a Hiroshima e dintorni non c’è gente abituata a mollare e così, dopo il CX-60, ecco il CX-80, che negli States ha già le versioni estese, cioè la CX-70 e la CX-90.

CX-80 è stata presentata in anteprima nazionale a Roma -prima del lancio ufficiale ad ottobre – nell’ambito di un tour estivo nei saloni ufficiali della rete dei concessionari italiani di Mazda. Dal 29 luglio a Roma al 30 agosto a Treviso per un totale di 10 tappe.
Ed è proprio con la CX-80 che Mazda completa la gamma dei suoi Suv premium affiancando la CX-60. Grazie alle sue dimensioni importanti, dai 5 metri di lunghezza agli oltre 3 metri (3,120 cm) di passo, offre infatti diverse opzioni e grande flessibilità interna, potendo scegliere tra l’opzione a 7 posti con divano a tre posti in seconda fila o l’opzione a 6 posti con due poltrone singole in seconda fila, con corridoio centrale o con consolle centrale.

Per quanto riguarda le motorizzazioni, l’approccio è sempre quello Mazda, cioè multi-soluzione, essendo disponibile sia con un diesel 6 cilindri in linea da 249 cv dotato di tecnologia M Hybrid BOOST48V, sia nella versione Plug-in Hybrid da 327 cv.

Il design nella parte anteriore è identico alla CX-60, in quella posteriore invece pè molto più filante e ricorda quello della CX-5. Mentre gli interni sono estremamete raffinati e hi-tech sulla falsariga del CX-60. Cinque gli allestimenti (Exclusive Line, Homura, Homura Plus, Takumi e Takumi Plus) tutti caratterizzati da una elevata completezza di dotazioni in termini di comfort, versatilità e sicurezza; dai cerchi in lega da 20″, proiettori a LED con firma luminosa, infotainment con assistente vocale Alexa e sistema di navigazione ibrida on line e off line, climatizzatore a tre zone e tendine parasole per i posti posteriori, videocamera posteriore, Smart Key, antifurto e Winter Pack con volante, parabrezza e sedili anteriori riscaldabili.

Notevole anche la dotazione di sistemi di assistenza alla guida mentre sulle versioni più ricche non mancano i rivestimenti in pelle Nappa, il sistema di regolazione e memorizzazione del posto di guida mediante Face Recognition, il portellone posteriore con apertura/chiusura Hands Free, l’Harmonic Acustic con integrazione dell’impianto audio Bose ed il tetto panoramico in cristallo.

Gli ordini sono aperti con un’offerta Mazda che entro il 30 settembre vale 5.000 euro di vantaggio cliente, più altri 1.500 come bonus dealer. Per listini che partono da 61.200 euro e arrivano a 73.400.

Ma quanto tempo ancora ci vorrà per vedere certificato il successo di Mazda nel premium? Ne abbiamo parlato con Roberto Pietrantonio, Managing Director di Mazda Italia. “Sicuramente questa vettura – spiega – affianca la CX-60 per estendere la nostra offerta sulla “large platform” in un segmento che in Italia cuba circa 75.000 vetture ed è solitamente presidiato da marchi importanti. Già esserci è un segnale importante, un segnale coerente con il viaggio che sta facendo Mazda. I valori ci sono tutti perché quando un cliente cerca un’auto premium cerca dei valori fortemente distintivi e noi li abbiamo. Dobbiamo solo riuscire a raccontarli bene per informare il cliente. Un esercizio che abbiamo iniziato con CX-60 e che ci ha già insegnato qualcosa, ad esempio come presidiare il canale del noleggio a lungo termine quando noi abbiamo sempre privilegiato la vendita ai privati”.

Quanto può valere CX-80 in Italia?

“Non pensiamo sia un’auto da chissà quali volumi. Si andranno ad aggiungere a quelli di CX-60 che l’anno scorso sono arrivati a 2.000 unità. È una sorta di special all’interno di un segmento, anche se ci sono tanti clienti che per motivi familiari o di business hanno necessità di avere più spazi e anche modulari. Ma CX-80 ci aiuterà a lavorare sul brand e lo faremo cercando le affinità che ci sono tra Giappone e il made in Italy, tra l’artigianato nipponico e le eccellenze del nostro Paese. Così entreremo in contatto con un mondo che prima non avevamo frequentato. Tutto questo ci servirà per poi sfruttare i vantaggi per i modelli in arrivo”.

Come sta andando il mercato?

“Con alti e bassi, tutti legati al tema degli incentivi, anche se non solo. Gli incentivi nel 2024 hanno condizionato l’andamento del mercato: c’è stato un prima, un durante e ci sarà un dopo. Il prima lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle con la lunga attesa prima che venissero decisi e ufficializzati, il che ha generato un mercato molto lento. Il durante lo stiamo conoscendo perché in realtà l’annuncio della fine degli incentivi 0-20 g/km di CO2 in un giorno ha destabilizzato i consumatori che hanno pensato che gli incentivi si fossero esauriti totalmente. In tanti non sono a conoscenza che in realtà gli incentivi sono ancora in vigore anche se a luglio, cioè un mese storicamente non favorevole al mercato. Alla fine dei conti, i segnali di ripresa ci sono stati con gli incentivi ma non quelli che ci servivano davvero per recuperare il tempo perso nei mesi precedenti. Le proiezioni oggi ci dicono che gli incentivi 61-135 g/km dovrebbero durare per tutto settembre se mantengono l’attuale velocità e quelli 21-60 addirittura fino a fine anno”.

E qual è la posizione di Mazda?

«Noi cercheremo di recuperare andando all’attacco con la fascia da 61-120 g/km cioè con Mazda2 Mazda3 e CX-30,. Spingeremo anche su CX-60 per recuperare su volumi e profitti. Tutto per arrivare a fare un anno quantomeno in linea con il 2023. Finora siamo in leggero calo, ma soprattutto sull’acquisizione ordini».