Proteste, proteste, proteste. Questa è la parola del giorno (ed è ripetuta tre volte, come i rinvii tra allenamenti e gare). Le Olimpiadi 2024 fanno ancora discutere per la scelta, assolutamente opinabile, di far nuotare gli atleti nella Senna. Non solo un rischio perché, come aveva detto l’azzurro Gregorio Paltrinieri a tempo debito, “sarà freddo e ci sarà corrente, poi non si è mai gareggiato in un fiume”, ma anche per il rischio batteriologico, sempre alto e che mette in serio pericolo la salute degli atleti. Ma dopo tre giorni di proteste, proteste, proteste (sì, lo ripetiamo di nuovo tre volte), è arrivato il giorno della gara di triathlon prima femminile e poi maschile. Questa si doveva svolgere ieri, 30 luglio, ma alla fine si è svolta oggi, perché 24 ore fa i livelli di inquinamento della Senna erano oltre la norma.

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La figuraccia di Parigi 2024, alla fine, è stata una figuraccia a metà. Almeno secondo gli organizzatori, che sono riusciti a portare a compimento il triathlon, scacciando via le paure di una figuraccia totale con il “duathlon”. Ma la Senna è davvero fuori pericolo? Dopo le piogge di stanotte è difficile dirlo, ma gli atleti hanno dovuto comunque gareggiare. E la stessa sorte toccherà a Paltrinieri e Domenico Acerenza tra qualche giorno, quando saranno impegnati nella gara di nuoto in acque libere.

Intanto, al termine di una gara, uno dei nuotatori è stato ripreso mentre vomitava. Alle sue spalle, altri due atleti visibilmente provati. Sarà la stanchezza per una prova durissima? Probabilmente. Ma, si sa, se dai un dito agli utenti dei social, loro si prenderanno anche il braccio: inutile dire che l’ironia è diventata padrona. “Raga il tipo che vomita dopo aver nuotato nella Senna che malattie ha contratto?”, scrive un utente su X.

Ma anche gli atleti e le atlete che hanno gareggiato sono intervenuti sull’argomento. “Ho bevuto molta acqua, quindi sapremo domani se sono malata o no. Non ha il sapore della coca-cola o della sprite, ovviamente – ha ironizzato l’atleta belga Jolien Vermeylen a VTM – Nuotando sotto il ponte, ho sentito e visto cose a cui non dovremmo pensare troppo. La Senna è sporca da cent’anni, quindi non possono dire che la sicurezza degli atleti è una priorità. Sono tutte sciocchezze”, ha detto la triatleta belga, sottolineando come, oltre agli scherzi, in gioco c’è la salute di decine di ragazzi e ragazze (che sono tali ancora prima di essere sportivi).

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