Il cuoco ha iniziato a sentirsi male sulla strada di ritorno verso casa: dopo l'arresto cardiaco e il trasporto in rianimazione, è morto lo scorso 30 luglio
Desiderava solo dare un saluto a sua madre, portandole dei fiori e lasciandoli sulla sua tomba al cimitero. Ma la sua visita si è trasformata in una tragedia quando, sfortunatamente, una vespa l’ha punto. È morto così, per uno choc anafilattico, lo chef Marc Pavel, 47enne, dopo un breve ricovero nel reparto rianimazione dell’ospedale di Cattinara a Trieste.
È successo tutto venerdì, quando Marc è stato punto dalla vespa. Lo chef si è comunque messo alla guida per tornare a casa. Lungo il tragitto, però, Pavel ha iniziato ad accusare dei dolori e, una volta sceso dall’auto, ha avuto un arresto cardiaco. La chiamata al 112 da parte dei vicini e la corsa in ospedale. Le sue condizioni sono solo peggiorate, fino alla morte la sera del 30 luglio.
“Aveva fatto tante cose per la mia vita – dichiara il titolare dell’attività dove Marc lavorava, Massimo di Martino -, prima di essere un collaboratore era un amico, ci conoscevamo da 25 anni. Ha creato con noi questo locale quasi due anni fa. Per me sarà difficile tornarci”.
“Siamo tristi e increduli. Pavel era un amico e una delle colonne portanti dell’Associazione Cuochi Trieste, e ambasciatore per noi per la Skmer Acmer. La sua esperienza e la sua allegria ci hanno accompagnato in innumerevoli avventure”, scrive l’Associazione Cuochi Trieste su Facebook.