Crime

Cala il mistero sulla “signora in rosso”: il giallo nella Torino esoterica degli Anni Novanta. L’archiviazione senza aver trovato l’assassino

All'epoca i sospetti si concentrarono sul marito con cui pare Franca Demichela avesse un rapporto tumultuoso

di Alessandra De Vita

"DNA non sufficiente per un profilo completo" - 3/4

Mel 2021 il caso venne riaperto, venne riaperto un fascicolo con i nomi dei principali sospettati: il marito ottantenne, Franco Capra, ex impiegato alla Fiat recentemente deceduto, i tre rom croati Nikola Stoianovic, Radenko Nicolic, e Nenad Jovanovic. Aggiungendo però anche Stanko Stojanovic, macedone: nel 2020, la polizia scientifica aveva scoperto che un frammento di impronta trovato sul tavolo di cristallo in casa della vittima apparteneva al palmo della sua mano sinistra. Vennero finalmente analizzate anche le vecchie tracce sul vestito rosso, rimaste sotto sequestro, con strumenti avanzati di cui all’epoca gli inquirenti non disponevano. Purtroppo non è servito: “Per molte di quelle analizzate si rileva un alto indice di degradazione, tanto che in presenza di buoni quantitativi di Dna non era possibile estrapolare un profilo completo” si legge nella richiesta di archiviazione del procuratore Francesco Pelosi.

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