“Gli accertamenti scientifici”, si legge dalla richiesta pubblicata da La Repubblica, “non hanno permesso alcun evidente progressione delle indagini, gli elementi indiziari sono pressoché invariati e dunque le numerose incertezze e contraddizioni che avevano impedito l’accertamento della responsabilità nel corso dell’indagine originaria, sembrano permanere ancora oggi”. In questi casi irrisolti il tempo è tiranno e quel delitto che 33 anni fa aveva riempito le cronache resterà un mistero irrisolto. L’archiviazione pone il sigillo su ogni tentativo possibile di trovare la firma dell’assassino della “signora in rosso”.