Politica

Carceri, l’intervento di Scarpinato: “Ordine e disciplina solo per gli ultimi, per i ceti superiori c’è libertà di abusare del proprio potere”

“La questione carceraria è un’emergenza cronica che si ripropone ciclicamente negli stessi termini. Lo stesso sovraffollamento, lo stesso degrado, le stesse sconcertanti carenze di personale. Il tempo passa ma il carcere resta incivile e degradante. Come si spiega? La risposta si trova nelle statistiche sulla composizione sociale della popolazione carceraria: la percentuale di colletti bianchi in carcere è così irrisoria che in alcuni anni non viene neppure quotata”. Lo ha detto nell’Aula di Palazzo Madama il senatore del Movimento 5 stelle Roberto Scarpinato nella dichiarazione di voto sul decreto Carceri. “Nel 2013 – ha aggiunto – i condannati in carcere per reati economici e fiscali in Italia costituivano soltanto lo 0.4%, a fronte di una media europea del 4.1%. Questi dati attestano il carattere classista del sistema penitenziario italiano. All’uscita dal carcere di Palermo, un detenuto scarcerato a seguito dell’indulto del 2006 dichiarò: ‘Siamo grati ai grandi ladri di Stato perché grazie a loro anche ai piccoli ladri di strada come me è stata data la possibilità di evitare il carcere’. Maggioranza e governo si impegnano incessantemente a portare alle estreme conseguenze il carattere classista del sistema penale”. “Da una parte – ha osservato Scarpinato – si aboliscono, si ridimensionano le pene per i reati dei colletti bianchi, dall’altra si introducono nuove figure di reato, si elevano le pene per i reati della gente comune. Addirittura con il Ddl sicurezza si lancia un messaggio intimidatorio ai detenuti che osano protestare in modo pacifico per le condizioni degradanti ed inumane nelle quali vivono”. “Ordine e disciplina – ha concluso – solo per gli ultimi e per i penultimi, libertà di arricchirsi a spese della comunità e di abusare del loro potere per i ceti superiori. Il pianeta carcere è un vulcano destinato prima o poi ad esplodere e quando questo accadrà, il Governo sarà l’unico responsabile di quanto accadrà, dimostrando ancora una volta la propria inadeguatezza a gestire la complessità della realtà”