L’Aula del Senato ha approvato con la fiducia la conversione in legge del decreto Carceri, varato a inizio luglio dal Consiglio dei ministri su proposta del Guardasigilli Carlo Nordio, che non si è presentato in Aula. I sì sono stati 104, i no 73: ora il provvedimento passa alla Camera per l’approvazione definitiva. Il testo non contiene misure per contrastare il sovraffollamento penitenziario, se non una piccola semplificazione dell’iter per ottenere le misure alternative: il numero di telefonate concesse ai detenuti viene invece aumentato da quattro a sei al mese e si autorizza l’assunzione di mille nuovi agenti di polizia penitenziaria.
Durante l’esame in commissione a Palazzo Madama sono stati approvati due emendamenti di Forza Italia per ampliare la possibilità di concedere i domiciliari a malati e ultrasettantenni, nonché per consentire ai detenuti di svolgere volontariato all’esterno del carcere. Ritirata, invece, la proposta del capogruppo azzurro Pierantonio Zanettin di moltiplicare di otto volte (portandolo da sei mesi a quattro anni) il limite di pena inflitta entro cui si può usufruire della semilibertà. È stato invece rinviato in commissione – dopo l’approdo in Aula senza relatore – il ddl presentato alla Camera dsl renziano Roberto Giachetti, che vorrebbe svuotare le celle moltiplicando i giorni di sconto di pena per “buona condotta“ (da 45 a sessanta o addirittura a 75 ogni sei mesi).
“La questione carceraria è un’emergenza cronica che si ripropone ciclicamente negli stessi termini. Lo stesso sovraffollamento, lo stesso degrado, le stesse sconcertanti carenze di personale. Il tempo passa ma il carcere resta incivile e degradante. Come si spiega? La risposta si trova nelle statistiche sulla composizione sociale della popolazione carceraria: la percentuale di colletti bianchi in carcere è così irrisoria che in alcuni anni non viene neppure quotata”, ha detto in dichiarazione di voto il senatore 5 Stelle Roberto Scarpinato, ex magistrato antimafia. “Oggi in Senato è stato votato un provvedimento inutile che non affronta nessuna delle emergenze che sta vivendo la situazione carceraria del nostro Paese”, ha detto invece il capogruppo Pd Francesco Boccia.