Si propone, Loris Karius. Per due ragioni: la prima, per proseguire una carriera che non vuole ancora concludere. Ma poi c’è anche la questione familiare: vuole avvicinarsi alla moglie, Diletta Leotta, e alla figlia, Aria. Per questo ha chiesto agli agenti (e la novità è che a rappresentarlo è Claudio Marchisio) di dare priorità all’Italia. Ma le proposte per ora mancano. In generale.

Parabola discendente
Che la carriera di Karius, dopo la parentesi al Liverpool, abbia preso una china discendente è chiaro. Gli errori tra i pali sono stati evidenti e la fatica a imporsi nel calcio che conta è stata tantissima. Con sforzi che non hanno ripagato. Basta vedere gli ultimi due anni in Premier, con il Newcastle che l’ha ingaggiato dopo l’esperienza da comprimario di una stagione all’Union Berlino in Bundesliga. In totale, su 24 mesi di contratto, il tedesco ha giocato due partite. Subendo 6 gol.

I contatti col Milan
Dati difficili da digerire, con la Serie A che non si scalda particolarmente all’idea di ingaggiarlo. Eppure Karius insiste, alla ricerca di un contratto anche annuale che possa rilanciarlo. C’è stata, al momento senza sviluppi, una chiacchiera con il Milan, che sta cercando un sostituto di Sportiello: il vice di Maignan ne avrà per almeno tre mesi a causa di un infortunio grave alla mano sinistra (lesione completa del tendine estensore del secondo dito). Serve un giocatore esperto, che possa accettare poi di diventare il terzo con il rientro dell’ex Atalanta. Karius accetterebbe volentieri: stare a Milano, dove vive e lavora Diletta Leotta, sarebbe per lui perfetto anche in ottica familiare.

C’è poi stato qualche sondaggio con le squadre soprattutto del nord (sempre per la questione personale): il Monza prende tempo, le altre per ora stanno ferme. Come Karius, che a 31 anni cerca di nuovo la possibilità di tornare a essere protagonista. E non per gli errori.

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