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Mafiosi, neri e narcos all’assalto di Roma: i Demoni della Capitale nel libro di Lirio Abbate

Mafiosi, estremisti neri, narcotrafficanti. È una nuova alleanza criminale quella che comanda a Roma. Un trittico raccontato da Lirio Abbate in Demoni, l’ultimo saggio edito da Rizzoli. Il giornalista di Repubblica, già direttore dell’Espresso, traccia la mappa del potere nella Capitale. “Si arriva a parlare di ‘Demoni’ perché c’è stata in precedenza ‘Mafia Capitale’ che si è trasformata nel mondo di mezzo di Massimo Carminati, uno dei re di Roma. Ecco, da quell’esperienza del clan del ‘cecato’ che ripercorro nel libro, si arriva ad un altro re di Roma, Michele Senese“, ha scritto Abbate. Nel 2012, con un’inchiesta pubblicata dal settimane l’Espresso (s’intitolava “I 4 re di Roma“), il giornalista aveva svelato in anteprima gli intrecci poi emersi con l’inchiesta della procura capitolina sul cosiddetto “mondo di mezzo”.

Senese, il boss della Camorra romana, noto come ‘O pazz’, il pazzo, era già all’epoca uno dei personaggi più noti nel mondo della malavita romana: recentemente suo figlio Vincenzo è stato arrestato su richiesta della procura di Francesco Lo Voi. Ma oggi nella città eterna ci sono anche gli estremisti di destra, gli ultrà legati al mondo dei neri e i nuovi boss in rampa di lancio: come gli albanesi. “Come e più di quelli storici, i nuovi boss sono spietati. Però non rispettano le vecchie regole, e non hanno il gusto e la predilezione per il basso profilo della mafia storica. Anzi. Vogliono far vedere che non hanno paura di niente. E non si fermano nemmeno se davanti hanno un magistrato che fa il suo dovere, e in questa storia ne abbiamo alcuni, ma è su uno in particolare, Francesco Cascini, su cui gli albanesi puntano la loro attenzione, tanto da ordinare armi e munizioni capaci di sfondare le auto blindate su cui viaggia con la scorta. Quasi come se tutto fosse una prova di coraggio”, ha raccontato ancora Abbate, sul sito di Prima comunicazione.

L’arrivo degli albanesi potrebbe mettere in crisi quella sorta di pax che da tempo contraddistingue gli affari nella Capitale. “I clan napoletani e la ’ndrangheta – aggiunge il giornalista – da sempre riflettono con attenzione prima di colpire un uomo dello Stato, lo fanno anche a Roma. I boss che vengono dall’Albania invece non credono a queste consuetudini, oppure se ne fregano”. Demoni è il decimo saggio firmato da Abbate, autore anche di Stragisti, sui fratelli Graviano, di ‘U Siccu, su Matteo Messina Denaro, de La Lista, proprio su Carminati. In passato, invece, il giornalista aveva firmato insieme a Peter Gomez il saggio I complici, uscito per Bur, sugli insospettabili fiancheggiatori di Bernardo Provenzano.