Pochi attimi di studio, un destro al volto potente e l’abbandono immediato. Quindi il ritorno al suo angolo, una frase al tecnico e poi le lacrime. È durato una manciata di secondi il match di boxe tra Angela Carini e Imane Khelif, la pugile algerina iperandrogina finita al centro della polemica politica per la sua partecipazione alle Olimpiadi di Parigi.

Sono bastati 46 secondi alla poliziotta campana per maturare la decisione di lasciare il ring. Khelif ha affondato un violento destro che l’ha colpita nella parte bassa del volto. A quel punto, dopo una prima interruzione, l’azzurra si è ritirata consegnando la vittoria alla pugile algerina, che avanza così ai quarti di finale. Subito dopo Carini si è inginocchiata al centro del ring in segno di disperazione e in un paio di occasioni, quando Khelif si è avvicinata per salutarla, la boxeur campana ha risposto molto freddamente all’avversaria.

“Non me la sono più sentita di combattere dopo il primo minuto. Ho iniziato a sentire un dolore forte al naso. Non è da me arrendermi, ma proprio perché non ci riuscivo ho detto basta e messo fine al match”, ha detto Carini. “Io sono salita sul ring per mio padre, la scorsa Olimpiade mio padre era in fin di vita, questa era la mia Olimpiade e volevo percorrere l’ultimo chilometro – ha aggiunto – Se mi sono fermata l’ho fatto solo per la mia famiglia”.

La campana è quindi tornata sulla vigilia del match: “È stato un incontro irregolare? Non sono nessuno per giudicare o prendere una decisione, se questa ragazza è qui ci sarà un motivo – ha proseguito – Ho combattuto e sono salita sul ring nonostante le mille polemiche che ci sono state”. In lacrime, ha detto ancora: “Mi alleno con mio fratello, ho sempre combattuto con uomini, io non so, ho sentito troppo dolore oggi – ha poi aggiunto – Se ho avuto paura di farmi male? Non ho mai avuto paura di farmi male, quando scavalchi il ring sei consapevole di poter andare al tappeto ma non ce la facevo a portare al termine al match”.

La decisione della pugile è destinata a rinfocolare l’assalto della destra riguardo all’opportunità che Khelif combatta nel boxe femminile dopo che l’Iba l’aveva esclusa dalla finale dei mondiali per aver fallito il gender test a causa dei livelli alti di testosterone. I parametri del Cio sono tuttavia differenti e quindi l’algerina aveva già partecipato a Tokyo 2020 (uscì ai quarti) e ha potuto andare a Parigi.

Subito dopo il ritiro di Carini è intervenuta la presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “Non ero d’accordo con la scelta del 2021, non sono d’accordo oggi, ringrazio Angela Carini per come si è battuta anche se non siamo riusciti a vederla, abbiamo visto solo dei piccoli flash…”. Quando le hanno fatto notare che si era ritirata ha sottolineato: “Mi dispiace ancora di più, mi ero emozionata ieri quando ha scritto ‘combatterò’ perché in queste cose sicuramente conta anche la dedizione, la testa, il carattere. Però poi conta anche poter competere ad armi pari. E dal mio punto di vista non era una gara pari”.

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