A 32 anni il sogno di una carriera è realtà: il carabiniere ha messo in fila il francese Castryck e lo spagnolo Echaniz
Si è buttato per terra ed è scoppiato a piangere Giovanni De Gennaro. A 32 anni il sogno di una carriera è realtà: il bresciano ha vinto la medaglia d’oro nella canoa slalom k1 maschile alle Olimpiadi di Parigi 2024. Ci è riuscito con una prova maiuscola tra le correnti artificiali e le porte del bacino di Vaires-sur-Marne. Quella di De Gennaro è la 14esima medaglia dell’Italia ai Giochi francesi, il quarto oro. Il carabiniere, sezione canoa fluviale, era solo ottavo dopo la semifinale, ma nella discesa che contava – quella per le medaglie – ha messo in fila tutti i rivali, compreso l’inglese Clarke. L’azzurro ha vinto con il tempo di 88.22. La medaglia d’argento è andata al francese Titouan Castryck in 88.42, il bronzo allo spagnolo Pau Echaniz in 88.87.
De Gennaro è salito su una canoa per la prima volta a 8 anni. Non l’ha più abbandonata. A Londra 2012 la prima partecipazione olimpica, quando ha visto Daniele Molmenti vincere l’oro: quel titolo olimpico che ora riporta in Italia dopo 12 anni, con Molmenti che nel frattempo è diventato il suo allenatore. Dopo i successi nell’U23, nel 2016 è arrivata la prima vittoria in Coppa del mondo a Ivrea. Alle Olimpiadi di Rio ha chiuso al settimo posto. Tra il 2017 e il 2019 arrivano altri tre ori in Coppa del Mondo. Poi un periodo difficile, coinciso con la finale mancata a Tokyo. Vice campione del mondo nel 2022 ad Augsburg e oro europeo a Tacen due anni più tardi. Oggi l’impresa che lo consacra tra i grandi dello sport italiano.
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Un’impresa inaspettata e per questo ancora più bella ed emozionante. “E’ un sogno che si avvera”, ha commentato a caldo l’azzurro. In assoluto è la terza medaglia d’oro per l’Italia in questa specialità, la prima fu quella conquistata da Pierpaolo Ferrazzi a Barcellona nel 1992. Il fuoriclasse bresciano, dopo aver superato in scioltezza le due run preliminari e aver messo a referto l’ottavo tempo in semifinale (93.47 con 2″ di penalità), ha rasentato la perfezione nell’ultimo atto, terminando con lo stratosferico crono di 88.22 e 0 penalità appunto. “E’ una medaglia bellissima, mi sono già innamorata di lei, l’ho sognata tanto sembrava mi stesse sfuggendo a metà percorso e invece sono riuscito a chiudere bene. Sapevo di potermela giocare ma non mi sono messo pressione ho cercato di restare con i primi e alla fine è andata bene”, ha dichiarato ancora l’azzurro dopo la gara.
“Dopo Tokyo ho lavorato solo su me stesso, ho pensato ai Giochi solo come una tappa del percorso. Me la sono goduta, ho dei grandi compagni di allenamento ed è qualcosa che posso condividere anche con loro“, ha proseguito. Poi la doppia dedica di questo splendido oro. “Questa medaglia la dedico al mio primo allenatore, Gianni, che ci ha lasciato 10 anni fa proprio in canoa, l’abbiamo sognata tanto e ora sono certo che mi guarda e sarà contento. E spero di aver fatto anche un bel regalo all’attuale ct delle nazionali Molmenti, che oggi festeggia il compleanno“, ha concluso De Gennaro. E festa più bella non poteva esserci.