Una marcia senza medaglie. Da Tokyo a Parigi la 20km non ripete l’impresa: dal sogno oro bis all’incubo del podio mancato alle Olimpiadi. Non è bastato il coraggio e la caparbietà messa in campo da Massimo Stano: la caviglia si gira più volte e lui si classifica quarto, sfiorando per poco il bronzo. Probabilmente, un infortunio condizionato dalla frattura al piede subita lo scorso mese di aprile: forse, fare più di così non era possibile. Nella disciplina femminile, invece, Antonella Palmisano è costretta al ritiro dopo il 13esimo chilometro. I due azzurri, tre anni dopo, lasciano lo scettro olimpico.

Olimpiadi 2024, il Medagliere | LIVE

Gli italiani in gara a Parigi 2024: tutti gli azzurri qualificati in ogni disciplina

Olimpiadi Parigi 2024, dove vederle in tv e streaming | La guida

Olimpiadi, il calendario con gli orari di gare e finali giorno per giorno

La caviglia tradisce Massimo Stano
Che non sarebbe stata una giornata indimenticabile lo si era capito fin dalla partenza, rinviata di 30 minuti a causa dei temporali che stanno bagnando la capitale francese. Massimo Stano a caccia del bis olimpico, tre anni dopo il trionfo di Tokyo. Il marciatore italiano stava dando buoni segnali rimanendo costantemente nelle prime posizioni. Dopo aver allungato la fila, Stano aveva iniziato a preparare la volata finale: rimasti in cinque, al chilometro 17 il pugliese inciampa e perde un passo. Poi, più di uno. Il piede sinistro, fratturato lo scorso aprile, potrebbe aver inciso e la caviglia dà fastidio nell’appoggio. Stano chiude al quarto posto a 17” dall’ecuadoriano Brian Daniel Pintado, vincitore della medaglia d’oro.

“Sono contento, non era scontato”
“Ci ho provato, mi dispiace per chi si è svegliato presto. È chiaro che una medaglia è sempre bella, ma sono contento perché essere qui con 55 giorni di preparazione non era scontato: è una mezza vittoria e voglio ringraziare tutti i medici e lo staff e chi mi ha aiutato. Ora vediamo se la federazione mi farà gareggiare nella staffetta, sono pronto. La caviglia? Più volte si è girata, c’è qualcosa da vedere e da sistemare, forse ho un cedimento, una muscolatura mancante”, ha detto ai microfoni della Rai. Stano ha poi concluso: “Se fossi stato al top avrei vinto. Se in 55 giorni ho fatto questo allora posso arrivare a Los Angeles. Ora devo capire cosa non va perché durante la gara mi hanno ceduto entrambe le caviglie”.

Il ritiro di Antonella Palmisano
Sfortuna e delusione anche nella gara femminile dove Antonella Palmisano è stata costretta a ritirarsi dopo 13 chilometri. Si era capito fin da subito che il passo non era dei migliori: lenta più del solito, nascosta nel gruppo. Subito dopo aver abbandonato la gara, la marciatrice è stata accolta dal marito fuori pista. La speranza è che ora possa recuperare in vista della gara mista, dove dovrebbe gareggiare proprio con Stano. Una possibilità di riscatto.

.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Il cinese Pan come Bolt e Beamon? Il record del mondo dei 100 stile porta il nuoto in una nuova era

next
Articolo Successivo

La storia dietro l’argento del canottaggio: la morte di Mondelli, l’embardèe e il riscatto di Parigi

next