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“Avevamo questa immagine di loro nella testa, a corto di ossigeno e terribilmente spaventati”: un testimone parla delle vittime del Titan

A ricostruire l’accaduto ai microfoni della BBC è stato Rory Golden che, al momento della tragedia, si trovava sulla nave di supporto del sommergibile

di Gabriele Scorsonelli
“Avevamo questa immagine di loro nella testa, a corto di ossigeno e terribilmente spaventati”: un testimone parla delle vittime del Titan

L’interruzione delle comunicazioni, la tensione, la paura. La speranza che gli abissi più profondi dell’oceano non l’avessero inghiottito. Le ricerche, il ritrovamento, le lacrime. È trascorso più di un anno da quando il sottomarino Titan è imploso, con cinque passeggeri a bordo, mentre era diretto in visita al relitto del Titanic, a circa 4.000 metri sotto il livello del mare. Da quel 18 giugno 2023 se n’è parlato in lungo e in largo. Adesso, qualcuno che quella tragedia l’ha vissuta da vicino, ha voluto raccontare la sua versione alla BBC.

Testimone della sfortunata spedizione OceanGate è stato Rory Golden che, sulla nave di supporto del sommergibile, la ‘Polar Prince’, aveva il compito di tenere delle presentazioni sul Titanic. Secondo la sua versione, in un primo momento tutto sembrava essere sotto controllo. “Non ci siamo preoccupati eccessivamente perché le comunicazioni si interrompono spesso nell’oceano – ha spiegato –. Quando è scattato l’allarme, però, abbiamo capito che c’era un problema serio”. Così, sono cominciate le ricerche e le operazioni di soccorso. Tutto vano, perché il Titan era già imploso nel giro di meno di un minuto. “Abbiamo vissuto con false speranze per quattro giorni – ha sottolineato Golden –. Ci sono ancora numerose domande che aspettano una risposta”.

“SENTIRE” LA TRAGEDIA –Avevamo questa immagine di loro nella testa, a corto di ossigeno e terribilmente spaventati”, le parole del testimone, che si è detto sereno di sapere che le vittime non hanno sofferto. Hamish Harding, Shahzada Dawood e il figlio Sulaiman Dawood, il pilota della marina francese Paul-Henry Nargeolet e Stockton Rush, ceo di OceanGate, i cinque passeggeri morti a causa dell’implosione. Il relitto del sommergibile era stato poi ritrovato a circa 4000 metri di profondità e a 600 km al largo della costa di Terranova, in Canada.

Quando sono stati riportati i resti del sottomarino in superficie abbiamo pianto tutti. Si è creato un legame speciale tra tutti noi che eravamo su quella nave quella settimana. E questo legame ci sarà per sempre”, ha tenuto a rimarcare Golden che, in passato, aveva visitato il Titanic a bordo del sottomarino di OceanGate. “E sono qui, come molti altri. Il Titan aveva già fatto 15 immersioni fino al Titanic e aveva funzionato. Non rimpiango la visita, non era la mia ora. Non puoi mai sapere quando sarà la tua ora”, ha chiosato.

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