Il dirigente della Jihad islamica palestinese Muhammad al-Jabari, considerato il vicecapo dell’unità per la produzione di armi dell’organizzazione, è stato ucciso in un raid aereo condotto nella notte su un condominio di Gaza city, che ha causato in totale quattro morti. Lo riferiscono le Idf, le forze armate israeliane, affermando che ad al-Jabari era “stata affidata la produzione di armi dell’organizzazione nella Striscia di Gaza settentrionale” nonché “la distribuzione di stipendi e denaro ai terroristi”. Inoltre, aggiunge l’esercito di Tel Aviv, il militante ucciso “ha preso parte attiva nel tentativo di ripristinare le capacità di produzione di razzi e le infrastrutture dell’organizzazione”. L’esercito ha detto di aver preso diverse precauzioni – compreso l’uso di armi di precisione e informazioni di intelligence – affinché nell’attacco non venissero uccisi anche civili.
In mattinata, riporta l’agenzia di stampa palestinese Wafa, un altro raid su un condominio di Khan Younis (città nel sud della Striscia), ha ucciso altre quattro persone e ne ha ferite numerose altre, tra cui donne e bambini. Ulteriori due civili palestinesi hanno perso la vita in un attacco condotto da aerei israeliani a est del campo profughi di Maghazi, nel centro dell’enclave. Le Idf hanno anche comunicato di aver ucciso nei giorni scorsi più di trenta uomini armati in combattimenti ravvicinati, nel sud della Striscia di Gaza. Inoltre, nel corridoio di Netzarim – nel centro dell’enclave – i militari israeliani hanno individuato una cellula di uomini armati che uscivano da un tunnel e ordinato un attacco con i droni. Nella stessa zona, durante le operazioni della Brigata corazzata di riserva di Harel, un elicottero d’attacco ha colpito un edificio utilizzato come deposito di armi.
Venerdì, nel frattempo, l’alto funzionario di Hamas Mahmoud Mardawi ha smentito la notizia dell’uccisione di Muhammad Al-Deif, capo delle brigate al-Qassam, l’ala militare del movimento islamista. “Al-Deif sta bene e segue le dichiarazioni d’Israele sul suo presunto assassinio”, ha detto Mardawi, citato dall’emittente Al Arabiya. Giovedì infatti era stato il ministro della Difesa di Tel Aviv, Yoav Galant, ad affermare sui social che “Al-Deif, l’Osama Bin Laden di Gaza, è stato eliminato il 13 luglio scorso”, parlando di “una pietra miliare significativa nel processo di smantellamento di Hamas come autorità militare e di governo a Gaza e nel raggiungimento degli obiettivi di questa guerra”.