Televisione

Maria De Filippi: “Volevo fare il chirurgo. Mi piacciono i videogiochi. Io regina del sabato sera? Lo dite voi, ma dipende chi c’è dall’altra parte”

La conduttrice ha raccontato aspetti inediti della sua vita e del suo passato

di Paolo Aruffo
Maria De Filippi: “Volevo fare il chirurgo. Mi piacciono i videogiochi. Io regina del sabato sera? Lo dite voi, ma dipende chi c’è dall’altra parte”

Maria De Filippi non si ferma mai. La regina del sabato sera (su questa definizione si tornerà tra poco) di recente è stata ospite di Rudy Zerbi a Radio Deejay. La nota conduttrice ha risposto alle domande dei telespettatori, ai microfoni di Zerbi, parlando del suo percorso personale e professionale: dalla scuola alla televisione, con uno sguardo proiettato verso il futuro. La conduttrice è una delle colonne portanti di Mediaset, continuando a guidare programmi di grande successo: Uomini e Donne, Amici, C’è posta per te, Temptation Island (condotto però da Filippo Bisciglia). De Filippi si è aperta senza riserve, raccontandosi a tutto tondo. Innanzitutto un passo indietro, a quando era una giovane studentessa.

“A scuola copiavo tanto e ho avuto anche 7 in condotta – ha rivelato De Filippi -. In classe mi sedevo all’ultimo banco, facevo casino. Falsificavo le firme e mi giustificavo, anche perché mia mamma il pomeriggio faceva ripetizioni e la mattina si occupa di casa per cui al colloquio andava ogni 3 mesi. Con l’università ho studiato perché mi piaceva molto, ero una secchiona (laureata con lode in Giurisprudenza, ndr)”.

Qualcuno le ha chiesto se avesse voluto fare la psicologa: “No, inizialmente volevo fare medicina per fare il chirurgo. La psicologa non sarei in grado, ne avrei bisogno io tutti i giorni. Ascoltare è diverso da saper risolvere. Ho imparato ad ascoltare fin da piccola perché in casa non potevo parlare perché ero l’ultima, lì ho imparato. Sul lavoro spesso sto in silenzio, ma nelle situazioni normali intervengo subito. Io regina del sabato sera? Questo (titolo, ndr) me lo avete dato voi, poi dipende sempre da chi hai dall’altra parte. È un attimo che cadi dal trono. In un secondo sei principessa, poi suddita poi boh.. ranocchio. Il declino capita a tutti quelli che lavorano in televisione e quando vai giù, vai giù”.

In seguito, parlando di format televisivi, Zerbi e De Filippi hanno ricordato anche Portobello, lo storico programma ideato e condotto da Enzo Tortora che negli anni successivi ha ispirato molti format oggi celebri, tra cui proprio C’è posta per te. “Portobello era tutto, era la mamma di tutti i programmi che ci sono adesso. C’era dentro ‘C’è posta per te’, c’era dentro ‘Chi l’ha visto’, c’era tutto. Lui (Enzo Tortora, ndr) è stato geniale. I quiz, l’anima gemella, c’era tutto. Poi li metteva nelle cabine ma questo era. E da lì prendi la cabina e la fai diventare un programma, ogni cabina”, le sue parole. Quindi una riflessione sulla musica di oggi: “Io non sono una tecnica, quindi magari dico una stupidaggine, però credo che i ragazzi di oggi abbiano voglia di evasione e di non pensare troppo. La musica appartiene ai tempi che uno vive. Con tutto il rispetto per Gaia e Tony Effe, (Sesso e Samba, ndr) non ti fa pensare. È una canzone che scaccia i pensieri, perché a volte non c’è tanta voglia di pensare. Se penso ai miei tempi, a De Gregori…”.

Dopo il successo di Temptation Island (che torna in onda a settembre), De Filippi si gode l’estate. Spesso in compagnia di amici e familiari, rivelando di organizzare sempre i viaggi: “Solitamente non litighiamo. Io organizzo la vita degli altri, forse loro si lamentano. Ma non mi dicono niente. Qualche esempio? Burraco e padel per mio fratello, lui ha sempre più esigenze, devo accontentarlo. Devo pensare ai cani, a farli camminare, a non farli bagnare troppo.. Sono queste le mie priorità”.

Infine una simpatica parentesi: “Mi piacciono i videogiochi. Sì, ci sono dei momenti in cui io gioco e faccio finta di avere tante cose da fare ma in realtà sono a giocare. Non faccio nulla di male, mi piacciono”.

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