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Pagani Utopia Roadster e Corvette ZR1, l’estate bollente delle hypercar – FOTO

A quasi due anni di distanza dalla presentazione dell’edizione coupé, Pagani toglie i veli alla Utopia Roadster, versione open-air dell’hypercar modenese: la novità più grande, ça va sans dire, è la presenza di un tettuccio asportabile dotato di una sezione trasparente o, in alternativa, di un soft-top di tela da riporre in una valigia su misura da posizionare dietro i sedili.

Entrambe le soluzioni contribuiscono ad aumentare considerevolmente il fascino della Utopia, che in questa variante sarà costruita in appena 130 esemplari, venduti cadauno al prezzo di 3,1 milioni di euro più tasse. L’auto è stata sviluppata parallelamente all’edizione coupé, di cui conserva il peso: appena 1.280 kg a secco, pochi per un’automobile di questo genere. Vista la carrozzeria? È tutta realizzata con fibra di carbonio a vista

Sotto al cofano posteriore, dietro l’abitacolo, c’è un V12 biturbo da 864 CV di potenza massima realizzato dalla AMG, che può essere abbinato a una trasmissione automatica con paddle al volante o a un manuale a sette marce. Il corredo tecnico prevede pure sospensioni attive, differenziale autobloccante a controllo elettronico e il “Cyper Tyre Pirelli”, un sistema messo a punto congiuntamente con la nota azienda di pneumatici che consente di fornire dati in tempo reale sulle condizioni della strada e del grip assicurato dall’asfalto, in modo da calibrare di conseguenza gli aiuti elettronici di guida e l’erogazione di potenza del motore.

Ma non si scherza nemmeno dall’altra parte dell’oceano. Mille-e-settantotto cavalli: c’è scritto questo sul bigliettino da visita della nuova Corvette ZR1, versione di punta della celebre sportiva americana; la stessa che nella sua ultima generazione ha abbandonato la formula del coupé a motore anteriore per sposare quella della berlinetta a propulsore centrale, allineandosi all’architettura (di alluminio) delle migliori sportive europee.

Il suo V8, però, è yankee fino all’ultima vite, come dimostra la cubatura formato “maxi” di 5,5 litri, ormai difficile (se non impossibile) da trovare alle nostre latitudini. Al resto pensa la coppia di turbo di cui è dotata l’unità motrice, quest’ultima collegata alle ruote posteriori di trazione attraverso un cambio a doppia frizione con 8 rapporti.

La più esagerata “Vette” della storia sarà disponibile con due carrozzeria, coupé e spider, entrambe condite da particolari come il tetto di fibra di carbonio, spoiler regolabile e cerchi di fibra di carbonio da 20 e 21 pollici gommati con pneumatici Michelin Pilot Spor 4S. Per gli insaziabili, infine, c’è il generoso alettone posteriore, l’assetto con molle più rigide e i pneumatici Michelin Pilot Sport Cup 2R.

I particolari sopracitati smentiscono lo stereotipo della sportiva a stelle e strisce “tutto muscoli e niente cervello”, spedito nel dimenticatoio dal dato relativo al carico aerodinamico che il veicolo è in grado di generare: 544 kg alla velocità massima, che è di poco inferiore ai 350 orari. Ancora da definire i prezzi, che però dovrebbero orbitare in zona 150 mila euro: cifre quasi da discount per il livello prestazionale che la ZR1 è in grado di assicurare.