I social hanno sfornato un nuovo controverso trend: per schiarire la chioma basta un limone e una giornata al mare. Anastasia, content creator di 26 anni, che condivide da tempo sui social trucchi di bellezza di vario tipo, ha condiviso sui social questa “bizzarra ricetta” come alternativa per ottenere quei riflessi biondi anziché andare dal parrucchiere. In realtà, questo rimedio può essere insidioso, oltre che controproducente, secondo Elisabetta Benini, responsabile del team di tricologi di CRLAB.
L’influencer Anastasia racconta di utilizzare con successo il trucchetto del limone da tempo. “Quando avevo 10 anni – dice – mia nonna mi ha detto che potevo schiarire i capelli col limone e dato che ero una bambina curiosa l’ho provato subito. E ha funzionato”. Per questo motivo non ha mai avuto bisogno di decolorare e, nel tempo, ha perfezionato il metodo. “È veloce e facile, ma è bene seguire alcune regole per renderlo sicuro”, aggiunge. Secondo Anastasia, prima di iniziare bisogna procurarsi un limone, un cucchiaino d’acqua e qualche goccia di balsamo in modo da rendere il composto meno acido. Poi “prendo una piccola ciocca di capelli che voglio schiarire e la copro con il composto, e rimango al sole per almeno un’ora”. Infine lava i capelli con uno shampoo delicato e altri prodotti per la cura dei capelli, come balsamo, maschere e olio. “Questo step è essenziale per non danneggiarli”, precisa.
Anastasia afferma che non ha mai notato danni causati dal succo di limone, ma aggiunge che nel caso di capelli scuri o ricci, i risultati potrebbero non essere quelli desiderati.
A fare chiarezza però interviene Benini. “È vero che l’acido citrico presente nel limone ha proprietà schiarenti riconosciute – spiega -. Tuttavia, è importante ricordare che il succo di limone non contiene solo acido citrico (di cui non conosciamo l’esatta concentrazione), ma anche altre sostanze che possono essere irritanti e sensibilizzanti, specialmente se ci si espone al sole dopo l’applicazione. I cosmetici – continua – sono formulati seguendo rigorosi standard di sicurezza prima di essere immessi sul mercato, includendo test per valutarne il potenziale irritante. Quando prendiamo un prodotto sicuro, come un balsamo per capelli, e lo alteriamo aggiungendo succo di limone, non possiamo più garantire la sicurezza del prodotto finale”.
Qual è il rischio?
“Non conoscendo il pH della soluzione che applichiamo sui capelli – risponde Benini – potremmo renderli più fragili e inclini a spezzarsi. Questo perché i capelli hanno un pH specifico, tra 3.5 e 4.5, che mantiene le cuticole chiuse e li mantiene sani. Alterando questo equilibrio, rischiamo di danneggiare non solo la struttura del capello ma anche il film idrolipidico, una barriera protettiva che protegge cuoio capelluto e capelli dagli agenti esterni, inclusi i raggi UV. Ecco perché consiglio di evitare il fai-da-te e di rivolgersi sempre a professionisti con competenze in chimica cosmetica”.
Valentina Arcovio