Oltre duemila persone stanno partecipando ad Agrigento alla manifestazione contro la crisi idrica organizzata dal comitato #vogliamolacqua. Il corteo partito da piazza Cavour sta andando verso la prefettura. Momenti di tensione si sono registrati quando il presidente di Aica, l’azienda idrica dei comuni agrigentini, Settimio Cantone, è stato contestato dalla folla e sono intervenute le forze dell’ordine. Le persone sottolineano il proprio disappunto per l’inadeguatezza nella gestione della crisi idrica e per chieder misure adeguate da mettere in campo: l’intervento del Genio militare, della Protezione civile e soprattutto “un intervento economico adeguato che nell’immediato aiuti a superare la grave crisi e nel prossimo futuro programmi una serie di investimenti sul territorio perché si costruiscano le infrastrutture necessarie per non far più vivere crisi, come l’attuale, alla popolazione”. Ad Agrigento l’acqua arriva ogni 15 giorni e il sindaco Franco Micciché, parlando “della peggiore emergenza idrica degli ultimi anni”, ha firmato un’ordinanza che invita a non sprecare acqua. Riprendendo il vademecum della Regione, Micciché ha vietato il prelievo e consumo di acqua potabile per il lavaggio di marciapiedi e piazzali, per lavare auto e per innaffiare orti e giardini, nonché per alimentare fontane ornamentali, vasche e piscine.