Politica

Autonomia differenziata, De Luca: “Il Nord non si salverà. E dal Sud non esporteremo più lavoratori ma solo un po’ di camorra e di mafia”

“Voi in questi due anni avete visto un decentramento di poteri verso i territori? No, abbiamo visto i Fratelli d’Italia che, a danno anche della Lega e di Forza Italia, stanno concentrando tutto nella stanza dell’onorevole Meloni e di qualche suo allievo meridionale”. Così, intervenendo sulla riforma dell’autonomia differenziata alla Festa dell’Unità di Mantova, il presidente della Regione De Luca Vincenzo De Luca sferra un nuovo colpo di fioretto a Giorgia Meloni e a Raffaele Fitto, rivolgendosi al pubblico dell’evento e aggiungendo ironicamente: “Non fatemi parlare, sono in una fase zen, ho raggiunto la pace dei sensi e il Nirvana. Ormai mi vedrete uscire da qui come un samaritano. Magari però fatemi magnare qualcosa”.

Il politico campano smonta punto per punto la riforma voluta dalla Lega: “Già si sono raggiunte 500mila firme. Io credo che in questa valanga di cittadini che sono andati a firmare si stia esprimendo un doppio sentimento. Uno è un inizio di critica politica seria al governo nazionale, perché al di là della propaganda, qui non si sta muovendo una foglia, questa è la realtà. In più – spiega – credo che questa riforma arrivi fuori tempo massimo. Dieci anni fa c’era un altro clima, la bandiera dell’autonomia era la bandiera del Nord e del rigore contro il clientelismo meridionale. Oggi credo che la cosa si sia completamente sgonfiata, non vedo spinte”.

E sottolinea: “Va fatta un’operazione verità, perché quando cercano di proporre in maniera un po’ volgare l’autonomia differenziata, lo fanno partendo da questo racconto: noi dobbiamo liberarci di un’area del paese, il Mezzogiorno, nel quale dominano la clientela politica, l’inefficienza, il parassitismo, lo spreco dei soldi pubblici, l’incapacità di governare. Io sono il principale nemico del Sud delle degenerazioni, della lamentazione e della inconcludenza. Sono pronto – continua – ad accettare la sfida dell’efficienza nei confronti di chiunque e a sedermi a un tavolo per correggere innanzitutto questo racconto del Sud. Allora cominciamo a fare un’operazione verità, il governo della Campania è stato un modello di rigore spartano”.

De Luca accusa il governo Meloni di gabbare i cittadini: “Ma come si fa a proporre una legge nella cui premessa è scritto che l’autonomia differenziata e la definizione dei Lep devono avvenire senza oneri aggiuntivi a carico del bilancio dello Stato? Ma chi vogliamo prendere in giro? Qui non c’è un euro ma autonomia di che? Stanno prendendo in giro l’Italia. Ci dicono che sulla sanità hanno messo 3 miliardi di euro in più per le Regioni. Quei 3 miliardi servono, sì e no, a pagare gli aumenti contrattuali, ma non ci fanno recuperare gli aumenti dei costi che abbiamo avuto per il boom energetico perché oggi gli ospedali costano di più”.

E aggiunge: “C’è un problema ideale per chi ha un sentimento di patria e di spirito nazionale quando parliamo di unità d’Italia. Ma vorrei dire che c’è anche un interesse economico del Nord a tenere agganciato il Sud ai processi di sviluppo. Con l’autonomia differenziata il Nord non si salva, perché se il Sud diventa un’area di totale degrado, continueremo ad avere un’emigrazione delle forze giovanili. Abbiamo perso un milione e mezzo di giovani in 15 anni – conclude – E non vi esporteremo non più manodopera, come negli anni ’50 e ’60, perché oggi i giovani laureati se ne vanno all’estero. Quello che potremo esportare sarà un po’ di camorra e di mafia. Questo è: non è che si salva il Nord. Alla fine il degrado arriverà qui”.