I colossi di Big Tech Microsoft, Alphabet, Meta e Amazon hanno investito 106 miliardi di dollari nei primi sei mesi dell’anno nell’intelligenza artificiale. E la cifra, secondo gli analisti, è destinata ad aumentare: entro la fine dell’anno potrebbe raddoppiare per poi raggiungere – stando alla società di ricerche di mercato Dell’Oro Group – i 1.000 miliardi di dollari in cinque anni. Per i manager delle big tecnologiche non c’è ombra di dubbio sul fatto che l’intelligenza artificiale è la nuova frontiera e quindi è necessario premere sull’acceleratore degli investimenti per non trovarsi in una situazione di svantaggio. Questo nonostante, sottolinea il Financial Times, lo scetticismo di Wall Street sui potenziali risultati in termini di ricavi di questi investimenti senza precedenti. Uno scetticismo che negli ultimi giorni ha condizionato l’andamento delle Borse.

I titoli delle società di semiconduttori, tra cui il principale produttore di chip per l’AI Nvidia, sono state molto volatili nel corso settimana: gli investitori sono diventati più sensibili, aggiunge il quotidiano finanziario, agli annunci sui piani di spesa. Nvidia ha vissuto sedute sull’ottovolante, in cui ha perso o guadagnato decine di miliardi di capitalizzazione, mentre Intel, che fatica a star dietro alla rivoluzione dell’AI, ha perso più di un quarto del suo valore venerdì dopo aver annunciato grossi tagli al personale.

Intanto è destinata ad avere effetti su Big Tech nelle prossime sedute di borsa la decisione appena annunciata da Warren Buffett, che sembra voltare le spalle ad Apple. Berkshire Hathaway, la holding che fa capo all’oracolo di Omaha, ha infatti deciso di dimezzare la sua quota nella casa di Cupertino – con un rendimento dell’800% rispetto al primo investimento di Buffett in Apple – nell’ambito di un’ondata di vendite da 75,5 miliardi di dollari nel secondo trimestre. Buffett ha anche ridotto notevolmente la sua posizione in Bank of America, nella quale aveva investito nel 2011 dopo al crisi finanziaria segnalando un voto di fiducia nell’istituto mentre gli investitori ne mettevano in dubbio la tenuta. La cessione delle azioni Bank of America, secondo gli analisti, indica che Buffett non è più interessato alle banche. E lo stesso, almeno in parte, potrebbe valere per Apple, nella quale comunque Buffett continua in qualche modo a credere avendo in portafoglio, nonostante il taglio, una quota che vale 84,2 miliardi.

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