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Camere d’albergo infestate? Non è sempre una brutta notizia: “Esistono coinquilini tollerabili, addirittura con benefici diretti e indiretti”

Testo di Giuliana Lomazzi
Camere d’albergo infestate? Non è sempre una brutta notizia: “Esistono coinquilini tollerabili, addirittura con benefici diretti e indiretti”

Dimenticate Indiana Jones e James Bond: la possibilità di trovare nella camera d’albergo temibili rettili o ragni formato XXL sono quasi inesistenti, perlomeno alle nostre latitudini. E se i viaggi ai tropici, soprattutto in alloggi nella foresta, richiedono un po’ di adattamento, quelli in zone temperate sono, solitamente, molto più tranquilli.

Prima, la buona notizia: non sono noti casi di morti in hotel per animali insinuatisi nelle camere; le cause sono invece naturali o attribuibili a omicidi o suicidi – di recente, in un hotel di lusso a Bangkok sono state trovate sei persone uccise dal cianuro. Qualche volta, può però capitare di trovare in camera ospiti non invitati. Quali, ce lo spiega lo zoologo Valerio Giovanni Russo, della società K’Nature (specializzata in consulenze scientifiche e turismo di osservazione della fauna), che offre ai lettori una panoramica di animali volanti e striscianti suddivisi per “zone di influenza” temperate e tropicali.

“Numerosi animali vivono in ambienti frequentati dal genere umano. Queste specie, dette sinantropiche, traggono infatti beneficio da alcune caratteristiche proprie delle aree abitate quali città ed edifici (camere d’albergo incluse!). Alcune di queste specie sono fastidiose, altre potenzialmente pericolose, altre ancora coinquilini tollerabili, addirittura con benefici diretti e indiretti”.

ZONE TEMPERATE – Cimici dei letti. Attualmente, è forse il peggio che possa capitare in un hotel, come ricordano recenti casi di cronaca di invasioni in Francia. Ma il problema è ormai globale. “Si tratta di un organismo cosmopolita, diffuso quasi ovunque nel mondo, grazie all’aumento dei viaggi anche in zone ad alta concentrazione e alle temperature più alte delle città che favoriscono la presenza di insetti”. Non è un problema di igiene: secondo un sondaggio statunitense reso noto a marzo, il 38% degli intervistati dichiarò di averle trovate in hotel a 3 stelle e il 20% in strutture a 5 stelle; se la cavarono meglio gli alberghi a 1 stella (9%). “Le punture sono indolori ma causano reazioni e irritazioni fastidiose, soprattutto le cimici possono essere vettori di patogeni”. È bene quindi controllare che non ci siano macchiette sui materassi, possibile indice di un’infestazione. Questi animali non vanno confusi con le cimici verdi, che si possono trovare negli agriturismi e sono del tutto innocue, ma puzzano se vengono schiacciate.

Zanzare. “Come altre specie ematofaghe (che si nutrono di sangue) la zanzara porta delle malattie, anche se alle nostre latitudini è soprattutto un fastidio”.

Blatte. “Sono prevalentemente legate a una situazione sanitaria e igienica degradata. Questi insetti, che amano le zone calde e umide, si avvantaggiano delle temperature e del cambiamento climatico e sono in aumento”. Il contatto con le feci può causare varie malattie gravi come salmonellosi, epatite, tifo.

Topi e ratti. “Un’infestazione indica un degrado elevato della struttura”. Improbabile dunque imbattersene, chi andrebbe in un albergo fatiscente e sudicio? Occorre però fare dei distinguo: “Ratti e topi sono generi completamente diversi. Entrambi sono specie opportunistiche, ma ad essere vettori di numerose zoonosi sono soprattutto i ratti. Il singolo esemplare di topolino domestico rappresenta potenzialmente un rischio minore, e lo stesso vale per il topolino di campagna, che si può incontrare nell’agriturismo, dove è probabilmente di passaggio, dato che la sua presenza è legata a zone più naturali”.

Tarli. Pericolo 0, se non per i vecchi mobili di legno. “Di questi organismi xilofagi (che si nutrono di legno) si nota la presenza di notte per i suoni che fanno sbattendo la testa. I più rumorosi sono i così detti ‘orologi della morte’”.

Falene. “Sono farfalle notturne che vivono sia nelle zone temperate sia in quelle tropicali. Sono attirate dalla luce e sono assolutamente innocue”.

Gechi. “Sono dei sauri il cui areale si sta diffondendo, complici anche le temperature crescenti. In Italia se ne trovano 4 specie e sono presenti in molti hotel sulle coste dell’Europa meridionale, indipendentemente dal livello della struttura. Sono specie benefiche perché si nutrono di zanzare e blatte”. Tranquilli: non cadono mai addosso: “Hanno lamelle molto sottili situate sotto le dita che sfruttano forze intermolecolari, talmente adesive che vengono studiate per applicazioni di microingegneria”.

ZONE TROPICALI – “Qui occorre più attenzione. La biodiversità è più ricca e nelle strutture di qualsiasi livello c’è uno schermo minore tra l’interno e l’esterno”.

Gechi. Ancor più che in Europa, sono una presenza frequente nelle stanze. “Ai tropici sono coloratissimi e di grandi dimensioni. Nel Sudest asiatico è presente il variopinto geco tokay, anch’esso innocuo ma il cui potente verso può risultare fastidioso”.

Scorpioni. “Molte specie, tutte innocue, sono presenti anche in Italia, spesso anche all’interno delle case”. Già in Grecia possono essere pericolosi, e peggio ancora in Nordafrica o nel Sudest asiatico. “È buona norma controllare sempre le scarpe prima di indossarle”.

Zanzare. “Ai tropici sono gli ematofagi più preoccupanti, in quanto vettrici di malattie pericolose. Controllare che in camera ci siano le zanzariere intorno al letto”.

Serpenti. “A volte possono capitare anche in albergo, soprattutto in aree forestali. Controllare sotto il letto”.

Raganelle. “Sempre innocue, sono comuni in varie aree abitate del globo. In Australia si può incontrare per esempio la cerulea, detta anche toilet frog perché la si può trovare appunto in bagno”.

Ragni velenosi. “Possono capitare, ma in letteratura non risultano fatalità nelle camere d’albergo“. In Australia, Africa, Sud America e Sud Est Asiatico è utile controllare la stanza quando si entra.

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