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Caso Carini-Khelif, scontro Giubilei-Magi a La7. “La pugile algerina non può prendere a pugni delle donne”. “Fai pura propaganda, vergognati”

Scintille a L’aria che tira (La7) tra il deputato e segretario di +Europa, Riccardo Magi, e il presidente di Nazione Futura, Francesco Giubilei, sul caso del match di boxe tra la pugile algerina Imane Khelif e l’italiana Angela Carini che si è ritirata dopo soli 36 secondi negli ottavi di finale delle Olimpiadi.
Giubilei ribadisce la campagna della destra italiana che accusa Khelif di essere un uomo, citando l’Iba, la Federazione Internazionale di pugilato, che lo scorso anno ha escluso Khelif perché, stando a quanto rivelato dal suo presidente Umar Kremlev all’agenzia di stampa russa Tass, nel Dna della pugile sono stati trovati cromosomi XY.
Giubilei aggiunge che l’esclusione decisa dal russo Kremlev era dovuta al fatto che Khelif avrebbe rappresentato un pericolo per l’incolumità delle altre atlete, suscitando la contrarietà del giornalista Stefano Feltri che replica: “Questa te la sei inventata, non c’è scritto da nessuna parte“.

Giubilei insiste con la sua versione secondo cui la pugile algerina costituisce un rischio per la sicurezza delle sue competitor, suscitando anche il dissenso di Magi che osserva: “Ma chi lo decide questo? Salvini, Giubile, Meloni?“.
L’opinionista di destra menziona allora la pugile messicana Brianda Tamara Cruz Sandoval, che con le sue parole dopo una gara persa con Khelif nel dicembre 2022 contribuì a far esplodere una polemica tra i media messicani contro l’algerina definita “trans” senza alcuna prova.

Magi rilancia ricordando che la pugile irlandese Amy Broadhurst sconfisse Khelif ai mondiali 2022: “Quello che dici non dimostra nulla, la tua è pura propaganda. La verità è che la storia dello sport è piena di atlete che hanno variazioni ormonali e livelli di testosterone superiori o inferiori alla media del loro genere – spiega – Ed è anche piena di persone che sono state escluse dalle competizioni sportive e che poi hanno fatto ricorso. E li hanno vinti. Questo non c’entra nulla con la campagna che state orchestrando e montando. Vi dovete vergognare“.

Io difendo il diritto delle donne a competere in una gara sportiva in modo lecito – obietta Giubilei – Si deve vergognare chi ha concesso a lei di partecipare e di prendere a pugni delle donne“.
“Lei che parla di tutela di diritto delle donne – ribatte Magi – si rende conto che l’ha violato Salvini, dicendo che c’è ‘un pugile uomo’? Siete intervenuti alla Camera dicendo che c’è un uomo algerino che prende a pugni una donna italiana. Vergognatevi”.