Lo scambio di colpi tra Tel Aviv e Beirut prosegue e la tensione cresce nella regione. Il rischio di escalation militare è molto alto, anche alla luce dei due omicidi mirati compiuti dallo Stato ebraico che in un solo giorno ha eliminato il capo di Hamas a Tulkarem e Ali Nazih Abed Ali, comandante degli Hezbollah libanesi. Dopo Usa e Gran Bretagna anche la Francia ha chiesto ai connazionali di “lasciare il Libano il prima possibile“. Nella notte, comunicano fonti dell’esercito israeliano, “decine di razzi sono stati lanciati dal Libano contro le comunità nel nord di Israele”. Ma “la maggior parte dei missili è stata intercettata” e “il lanciatore di Hezbollah è stato colpito”. All’apertura della riunione di governo, il premier Benyamin Netanyahu ha promesso che Israele “risponderà e chiederà un prezzo molto alto per qualsiasi atto di aggressione, da qualsiasi arena”. Mentre dall’Angelus Papa Francesco condanna le ultime azioni di Tel Aviv: “Gli attacchi, anche quelli mirati, e le uccisioni non posso mai essere una soluzione, non aiutano a percorre il cammino della giustizia, il cammino della pace. Ma generano ancora più odio vendetta“.

Parigi: “Via dal Libano” “In un contesto di sicurezza molto instabile, richiamiamo ancora una volta l’attenzione dei cittadini francesi, in particolare di quelli di passaggio, sul fatto che i voli commerciali diretti e con scali in Francia sono ancora disponibili, e li invitiamo a prendere subito accordi per lasciare il Libano il prima possibile”, si legge nella nota del governo francese che si aggiunge così alle comunicazioni inviate ai connazionali da Stati Uniti e Gran Bretagna.

L’attacco dell’Iran? Lunedì Gli Stati Uniti e Israele si attendono un attacco dell’Iran lunedì. Teheran da giorni minaccia la vendetta dopo che il capo politico di Hamas Haniyeh è stato ucciso a Teheran. “La determinazione dell’Iran è seria nel ritenere il regime israeliano responsabile dei suoi crimini – afferma il ministro degli Esteri iraniano in carica, Ali Bagheri – La situazione nella regione dell’Asia occidentale è molto delicata a causa dei continui crimini e delle pericolose avventure della banda criminale che governa a Tel Aviv”, scrive su X. Bagheri ha quindi invitato i Paesi musulmani della regione ad adottare una posizione decisa contro gli attacchi israeliani.

Attacco ai coloni: due morti Sono i morti dopo un attacco con coltello nella città di Holon: le vittime sono un uomo di 80 anni e una donna di 66. Altri due feriti restano ricoverati e sono in gravi condizioni. L’aggressore, un palestinese della Cisgiordania, è stato ucciso dalla polizia. Gli agenti hanno setacciando la zona alla ricerca di possibili altri sospettati coinvolti nell’attacco. L’aggressore è stato identificato come Amar Razak Kamal Odeh, della città palestinese di Salfit, in Cisgiordania, scrive il Times of Israel. In base a una prima ricostruzione, il giovane ha agito in tre punti diversi di Holon percorrendo circa 500 metri prima di essere ferito a morte da un agente di polizia.

Prima ha accoltellato un ragazzo di 26 anni mentre correva con il cane: è ricoverato in condizioni stazionarie al Wolfson Medical Center di Holon. L’aggressore è poi corso in un boschetto vicino, dove ha colpito due anziani. L’aggressore ha poi raggiunto una stazione di servizio dove ha accoltellato un altro uomo di 68 anni, ricoverato in gravi condizioni.

Almeno tre persone sono morte e 18 sono rimaste ferite questa mattina in un attacco israeliano contro le tende che ospitano i palestinesi sfollati nell’ospedale dei martiri di Al-Aqsa a Deir al Balah, nel centro della Striscia di Gaza come riporta Al Jazeera, che cita l’ufficio stampa governativo gestito da Hamas. “Condanniamo con la massima fermezza questo nuovo massacro da parte dell’occupazione”.

Il Papa: “Attacchi mirati di Israele ostacolano pace” – Il Papa all’Angelus ha rinnovato il suo appello per la pace in Medio Oriente: “Gli attacchi, anche quelli mirati, e le uccisioni non posso mai essere una soluzione, non aiutano a percorre il cammino della giustizia, il cammino della pace. Ma generano ancora più odio vendetta“. “Seguo con preoccupazione quanto sta accadendo in Medio Oriente e auspico che il conflitto, già terribilmente sanguinoso e violento, non si estenda ancora di più – prosegue -. Prego per tutte le vittime, in particolare per i bambini innocenti. Esprimo vicinanza alla comunità drusa in Terra Santa e alle popolazioni in Palestina, Israele, Libano”. “Basta fratelli e sorelle, basta. Non soffocate la parola di Dio, pace, ma lasciate che essa sia frutto della Terra Santa”, ha concluso il Pontefice.

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