L’Italia in 128 anni di storia olimpica aveva vinto una sola medaglia nel tennis, nel 1924. In due giorni, cent’anni dopo, ne ha messe in fila ben due. Dopo il bronzo messo al collo da Lorenzo Musetti del singolare, le Olimpiadi di Parigi continuano a regalare pagine memorabili per la racchetta azzurra. E in questo caso si tratta di una prima volta assoluta. Sara Errani e Jasmine Paolini conquistano la prima medaglia d’oro nella storia del tennis italiano nel doppio femminile. Un’impresa incredibile, arrivata al termine della finale vinta sulle russe Mirra Andreeva e Diana Schnaider (a Parigi sotto le insegne della bandiera neutrale per le vicende della guerra russo-ucraina), superate in rimonta con il punteggio di 2-6 6-1 10-7 al super tie-break. È la ventunesima medaglia della spedizione azzurra, la settima d’oro fino a questo momento.

Errani e Paolini si presentavano a Parigi come una delle coppie favorite del torneo. Un fardello bello da avere, ma non sempre comodo da indossare. E infatti questo oro è arrivato dopo un percorso che ha alternato momenti complicati con altri vissuti in scioltezza, eliminando Nuova Zelanda (Lulu Sun e Erin Routliffe), Francia (Caroline Garcia e Diane Parry), Gran Bretagna (Katie Boulter e Heather Watson) e Repubblica Ceca (Linda Noskova e Karolina Muchova). È l’apice per un duo che in questa stagione aveva conquistato già grandi risultati, con la vittoria agli Internazionali d’Italia, la finale Slam al Roland Garros e un posto quasi garantito per le prossime Wta Finals.

Se per Jasmine Paolini questo trionfo rappresenta l’ennesimo momento da ricordare del 2024 e un modo per riscattarsi dopo le finali perse in singolare sia al Roland Garros che a Wimbledon, ben diverso è il significato per Sara Errani. La 37enne bolognese era all’ultima occasione della carriera di poter vincere una medaglia dopo le delusioni nei tornei di Londra 2012 e Rio 2016, disputati con Roberta Vinci e terminati entrambi ai quarti di finale. Ma non c’è solo questo. Errani – protagonista di grandi annate in singolare tra il 2012 e il 2014, con finali Slam, piazzamenti in top 10 e partecipazioni alle Wta Finals – chiude anche il suo personale Career Golden Slam nella disciplina, dopo aver vinto tutti i titoli del Grande Slam, sempre in coppia con la Vinci. Una soddisfazione sportiva e un grande riscatto personale, dopo le vicende legate alla positività al letrozolo che l’hanno vista coinvolta tra il 2017 e il 2018.

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Primo set – Dopo una prima fase di studio e di equilibrio al servizio, il primo allungo della partita lo piazzano le russe. Schnaider trova il corridoio centrale su cui Paolini arriva in ritardo. Il recupero della numero 5 del mondo finisce lungo: 3-1. L’inerzia per Andreeva e Schnaider prosegue, e così ecco altre due palle break. Le azzurre si scuotono e annullano tutto, con la Paolini che per la prima volta sale in cattedra. I problemi però non finiscono qui. Errani accusa un problema fisica e deve chiedere l’intervento del fisioterapista, ma soprattutto sul 5-2 le azzurre si ritrovano 0-40. Tre set point per le russe. Andreeva non si fa pregare e alla prima chance chiude con una comoda volée: 6-2

Secondo set – L’inizio sembra ripercorrere il primo parziale, con le russe subito 40-0 sul proprio turno di servizio. E invece la scossa arriva improvvisa. Le azzurre recuperano, si guadagnano una palla break e Errani chiude facilmente la rete con uno smash. Break, 1-0. Il vantaggio tranquillizza le italiane, e agita Andreeva e Schnaider. Sul 2-0 ecco altre tre palle break consecutive, ma questa volta nessuna di questa va a segno. L’appuntamento con il doppio break è solo rimandato. Doppio fallo della Schnaider e 4-1 per l’Italia. Il set ormai è segnato, e il rovescio di Andreeva a metà rete regala l’intero parziale: 6-1.

Super tie-break – Sara Errani sale in cattedra, domina a rete e porta in dote il primo mini-break: 2-0. Le russe reagiscono, Andreeva recupera lo svantaggio, ma Schnaider regala ancora con un dritto lungo: 4-2 Italia. Le azzurre non mollano la presa, resistono e poi colpiscono di nuovo. Ancora con Errani, perfetta a rete. Doppio mini-break e 7-3. Schnaider ne recupera uno con il diritto, ma poi sbaglia lo schiaffo al volo che manda Errani e Paolini a match point. Nello specifico, due. Basta il prima. Andreeva sbaglia il diritto: 10-7.

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