Può resistere ai colpi di una vasta gamma di armi esistenti ed è collegato con il quartier generale del ministero della Difesa a Tel Aviv, garantendo capacità di comando e di controllo a chi si rifugia al suo interno. È la “fossa del giudizio universale”, il bunker sotterraneo allestito a Gerusalemme dallo Shin Bet, il servizio di sicurezza interna israeliana, per proteggere i leader del Paese da un possibile attacco. Il rifugio, provvisto di generi alimentari e di scorte d’acqua, è predisposto per far sì che, in caso di guerra, i capi israeliani possano rimanere al suo interno al sicuro a lungo. Una prospettiva che i vertici di Tel Aviv ritengono decisamente probabile, oltreché imminente, soprattutto alla luce delle ultime dichiarazioni di Teheran. Oggi, 4 agosto, un alto funzionario iraniano ha dichiarato alla rete Al Jazeera che la risposta dell’Iran all’assassinio del capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, avvenuto nella capitale la settimana scorsa, sarà “dura e dolorosa, e non solo simbolica”. Gli Stati Uniti e Israele si attendono che l’Iran attacchi il 5 luglio.
Secondo il media israeliano Walla, che cita fonti informate, “la fossa del giudizio universale è stata completata” e potrebbe accogliere anche il premier Netanyahu in caso si guerra. Inoltre, Walla riporta che dalla riunione dei vertici dell’esercito non sono uscite nuove istruzioni per la popolazione. “Ci stiamo preparando e siamo pronti per qualsiasi scenario e qualsiasi risposta”, ha detto il maggiore generale Rafi Milo, dell’Home Front Command. Posizione ribadita anche dal portavoce delle forze di difesa israeliane, Daniel Hagari: “Non c’è alcun cambiamento nelle indicazioni di sicurezza alla popolazione per il momento. In ogni caso, siamo in altissima allerta“.
Teheran da giorni minaccia vendetta per la morte di Haniyeh. “La determinazione dell’Iran è seria nel ritenere il regime israeliano responsabile dei suoi crimini – ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano in carica, Ali Bagheri -. La situazione nella regione dell’Asia occidentale è molto delicata a causa dei continui crimini e delle pericolose avventure della banda criminale che governa a Tel Aviv”. Per il presidente del parlamento iraniano Mohammad Baqer Qalibaf, la risposta dell’Iran sarà “schiacciante” e “li farà pentire dell’assassinio del leader di Hamas. Le nostre potenti forze militari daranno a questo nemico terrorista e al suo ingannevole sostenitore, gli Stati Uniti, una lezione storica”, ha commentato. Washington è stata minacciata anche da Hossein Taeb, alto funzionario del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie islamiche iraniane ed ex capo degli 007 degli stessi Pasdaran, che ha dichiarato: “Lo scenario di vendetta di Teheran è imprevedibile, i sionisti non ne hanno idea. L’egemonia degli Stati Uniti giungerà al termine, con l’imminente annientamento di Israele“.