Il cantautore ha rivelato dettagli inediti del suo percorso musicale
Gianni Bella è uno dei cantautori più stimati della musica italiana, quattordici anni fa è stato colpito da ictus, ma il suo attaccamento alla vita è stato più forte di ogni avversità. Tramite la figlia Chiara ha rilasciato una intervista a Il Corriere della Sera, dove ha raccontato alcuni aspetti inediti della sua carriera musicale e del suo rapporto con la sorella Marcella Bella.
“L’emozione non ha voce” è una delle canzoni più importanti della carriera di Adriano Celentano e porta la firma proprio di Gianni Bella per le musiche con Mogol per le parole. Ma la sorella Marcella, da sempre sua musa e compagna di viaggi musicali, avrebbe voluto cantarla per prima. “Ho avuto qualche discussione, niente di che. – ha affermato – Lei è l’interprete femminile dei miei brani, la voce giusta per ogni canzone. Certo la collaborazione con Celentano me la rinfaccia ancora scherzosamente”.
Nonostante abbia scritto molte hit tutto sommato il palco per Gianni Bella è stato ostile: “Sono un timido, un emo- tivo. Sono del segno dei Pesci, quindi penso di avere grande sensibilità e creatività, ma allo stesso tempo non sono mai stato un uomo da palcoscenico. Nella vita di tutti i giorni però ero l’opposto: facevo lo showman nelle serate, a cena, negli studi discografici. Mi piaceva fare battute, scherzare. Sul palco invece salivo e mi trasformavo: il piacere di essere lì non mi ha mai conquistato, non ero a mio agio”.
Il Festival di Sanremo era un supplizio: “Lì era l’apoteosi dello stress. Una volta mi venne anche una febbre chiaramente psicosomatica. A differenza di mia sorella che riusciva a trasformare l’adrenalina in energia sana, io non ce la facevo”.