Nuovo scontro tra Donald Trump e Kamala Harris, stavolta sul faccia a faccia tra i due in tv. Il tycoon ha annunciato l’accordo per un dibattitto con la candidata democratica su Fox il 4 settembre. Ma la campagna della vicepresidente lo ha smentito, intimando a Trump di “smetterla di giocare” e di presentarsi “al dibattito per il quale si è già impegnato il 10 settembre” su Abc. L’ex presidente, sui social, è poi passato agli insulti: ha scritto che la candidata democratica ha un quoziente intellettivo “basso” (cosa che aveva affermato anche a proposito di Joe Biden): “Kamala Harris non ha la capacità mentale per fare un vero dibattito contro di me, programmato per il 4 settembre in Pennsylvania”, ha sostenuto, spiegando che o il dibattito si terrà il 4 settembre o non ci sarà affatto.
A proposito della sfidante, Trump ha detto che “è riconosciuta come la peggior vice presidente della storia, il che funziona molto bene con il peggior presidente, il corrotto Joe Biden”, ha continuato Trump, sostenendo quindi che la “pazza” candidata democratica è “una persona con un quoziente intellettivo basso che non può competere con i leader di altri Paesi. Gli Usa non hanno più alcuna possibilità di grandezza con questi intellettuali di basso livello al comando! Non vuole nemmeno dibattere con me il 4 settembre. Come Sleepy Joe prima di lei, non riesce a mettere insieme due frasi”.
Nel corso di un comizio ad Atlanta, Trump ha rincarato ventilando “una nuova grande depressione e la terza guerra mondiale” in caso di vittori di Harris: “L’economia crollerà come nel 1929”. L’ex presidente definisce Harris una “socialista che ha distrutto San Francisco”.
Il tycoon è intervenuto anche sul caso Carini-Khelif alle Olimpiadi di Parigi: tornando sul match che ha coinvolto la pugile azzurra e l’algerina, la cui presenza ai Giochi è stata contestata per la precedente squalifica ai Mondiali del 2023 per un alto tasso di testosterone, ha detto che “Carini è stata colpita così duramente che non sapeva cosa diavolo l’avesse colpita. Ha combattuto contro un buon pugile”, riferendosi a Khelif come se fosse un uomo. “Lui l’ha colpita con due diretti e lei ha detto ‘sono fuori'”.
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La Redazione
Roma, 4 ago. (Adnkronos) - "Qualche giorno fa Iole Mancini, partigiana di 104 anni, ha chiesto di poter firmare il referendum contro l'autonomia differenziata. L'ha fatto con lo stesso amore per l'unità del Paese, per la democrazia e per l'uguaglianza che spinse migliaia di giovani a ribellarsi al nazifascismo liberando l'Italia. Grazie all'Anpi di Roma, che fa parte del comitato promotore del referendum, siamo riusciti ad esaudire il suo desiderio. E' stata una gioia per me, dato che le prerogative di parlamentare me lo consentono, convalidare la sua firma. Grazie Iole, per essere sempre un esempio di impegno civico per tutte e tutti noi". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
Roma, 4 ago. (Adnkronos) - "Che palle! Ma provate a governare dignitosamente e fatela finita con questa retorica complottarda da sopravvissuti missini di serie C. Un paese a pezzi e ogni giorno un tipo buffo che innesca una polemica inutile. Molliconi". Così Carlo Calenda su twitter.
Roma, 4 ago. (Adnkronos) - “Nel giorno in cui ricordiamo l’anniversario della strage dell’Italicus, la memoria delle vittime e il dolore delle famiglie e di un paese intero vengono offesi dalle sconsiderate parole dell’onorevole Mollicone presidente della commissione Cultura". Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
"Un uomo delle istituzioni che dovrebbe avere a cuore il lavoro della magistratura e il rispetto delle sentenze. La gravità delle sue parole chiama in causa direttamente il ministro della Giustizia Nordio e la premier Meloni. Condannare certe espressioni è il minimo che ci possiamo aspettare da chi governa il Paese”.
Roma, 4 ago. (Adnkronos) - "Mollicone non può più restare a rappresentare come presidente una Commissione Parlamentare, dopo gli attacchi ai giudici della strage di Bologna e la sua contestazione sul loro operato. Il "teorema " di cui parla Mollicone è solo quello architettato dal suo partito per cancellare la realtà dei fatti, ovvero la stagione stagista neofascista, come ha giustamente sottolineato ieri il Presidente Mattarella". Così il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.
"Giorgia Meloni ora che fa? Continua a fare lo struzzo mettendo la testa sotto la sabbia per non intervenire ancora una volta? La Premier dica la sua, perché Fdi non può manipolare la storia come stanno facendo i suoi esponenti di partito. Meloni consentirà a Mollicone di rimanere in Fratelli d’Italia? Intanto Mollicone si dimetta immediatamente. "
Roma, 4 ago. (Adnkronos) - "L’articolo apparso oggi sul Corriere della Sera dal titolo 'Rai nell’impasse, vertice del centrodestra, il Pd lancia Di Bella come presidente di garanzia' è destituito di ogni fondamento di verità nella parte che riguarda Il Partito Democratico". Così una nota del Pd.
"Il Pd quotidianamente contrasta le scelte scellerate di un’azienda che continua a subire una pessima gestione da parte dei suoi vertici, che perde ascolti, che non garantisce ormai il diritto a una corretta informazione. E mentre la Lega e Fratelli d’Italia litigano per continuare a lottizzare la Rai con criteri di spartizione partitica, il Pd riafferma la necessità - più volte ribadita dalla segretaria Elly Schlein e dalle iniziative legislative parlamentari - di una nuova riforma della governance della più importante azienda culturale del Paese".
Roma, 3 ago. (Adnkronos) - “Esprimiamo forte preoccupazione per la situazione in Venezuela a seguito delle elezioni presidenziali di domenica scorsa". Lo si legge nella dichiarazione congiunta, su iniziativa di Italia e Francia, sulla situazione in Venezuela del Presidente della Repubblica francese, il Cancelliere della Repubblica federale di Germania, il Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica italiana, il Primo ministro dei Paesi Bassi, il Primo ministro della Repubblica di Polonia, del Primo ministro della Repubblica portoghese e il Presidente del governo di Spagna.
"Chiediamo alle autorità venezuelane di pubblicare tempestivamente tutti i registri di voto per garantire piena trasparenza e integrità del processo elettorale. L'opposizione indica di aver raccolto e pubblicato oltre l'80% dei registri di voto prodotti in ogni seggio elettorale. Questa verifica è essenziale per riconoscere la volontà del popolo venezuelano2.
"I diritti di tutti i venezuelani, in particolare dei leader politici, devono essere rispettati durante questo processo. Condanniamo fermamente qualsiasi arresto o minaccia nei loro confronti. La volontà del popolo venezuelano, così come il suo diritto a protestare e a riunirsi pacificamente devono essere rispettati. Continueremo a seguire da vicino la situazione insieme ai nostri partner e a sostenere l'appello alla democrazia e alla pace del popolo venezuelano".
Parigi, 3 ago. (Adnkronos) - "Peccato il primo nullo, mi ha un po' gasato da un punto di vista perché comunque era 22.80 però peccato il nullo perché avrebbe cambiato la gara da tutti i punti di vista, però insomma purtroppo è un po' che mi porto dietro questo errore tecnico, faccio questi nulli qua e niente, ho appena fatto un'Olimpiade da protagonista quindi comunque sono contento. Ovviamente con una medaglia sarei stato più contento però esco a testa alta perché ho fatto il massimo. Mi aspettavo di vincere o di arrivare secondo, già di un bronzo non sarei stato contento, però va bene così, ho fatto tutto, peccato la pioggia, la pedana scivolosa, ho rischiato di farmi male, ma per fortuna sto bene, però va bene così". Lo ha detto Leonardo Fabbri, pesista azzurro, che ha chiuso quinto ai Giochi di Parigi. "Ho dato tutto, non torno a casa e mi metto a piangere in camera", ha aggiunto.
"La pioggia mi ha condizionato il fatto che i giudici non mi hanno lasciato pulire la pedana che era sporca, può aver inciso. Io amo la pioggia, amo la pedana bagnata perché è veloce e appena ho visto che pioveva ero contentissimo poi però sono entrato in pedana e c'erano proprio i piedi che pattinavano per fortuna non mi sono fatto male però mi ha rovinato la gara quello perché comunque avevo appena fatto 21.70, avevo sentito un bel ritmo, era molto basso il lancio e pensavo il lancio dopo di fare almeno 22.50 però va bene insomma, non ci posso fare niente", ha proseguito il pesista azzurro. "La misura del 21.70 i giudici l'hanno prima tolta e poi ridata. "Sì, ma non lo so, hanno fatto casino loro con l'informatica però anche gara troppo lenta, ci mettevano un sacco a misurare, vogliamo fare queste robe tecnologiche senza il picchetto, è un po' un casino, però va bene insomma non vado sicuramente in camera a piangere dalla disperazione ma non sono felicissimo come pensavo di essere uscendo dallo stadio".
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