Olimpiadi Parigi 2024

Atleta malata dopo il nuoto nella Senna, il Belgio attacca Parigi: “Basta, imparino la lezione”. La squadra non ha corso la staffetta

Alle Olimpiadi c'è la prima vittima dell'Escherichia coli, il batterio presente nel fiume: il Comitato olimpico belga protesta. Nei prossimi giorni ci saranno le gare con Paltrinieri e Acerenza

Il Belgio ha deciso di ritirare la sua squadra dalla staffetta mista di triathlon che si è disputata questa mattina alle Olimpiadi di Parigi 2024. La decisione è stata presa dopo che una delle atlete belghe, Claire Michel, si è ammalata in seguito al nuoto nella Senna in occasione della gara individuale. Michel da 4 giorni è ricoverata in ospedale dopo aver nuotato nel fiume di Parigi: lamenta problemi di stomaco e intestinali. Secondo i media belgi, ha contratto il batterio Escherichia coli, presente nella Senna: per molti giorni gli allenamenti dei triatleti sono stati annullati proprio perché il livello di Escherichia coli superava le soglie di guardia.

Il Belgio è furioso. Nella nota ufficiale diffusa dai vertici dello sport belga si spiega che la rinuncia alla staffetta è stata presa “nei colloqui con gli atleti e lo staff. Il Comitato olimpico belga e la federazione triathlon sperano che la lezione venga appresa in vista delle prossime competizioni di triathlon alle Olimpiadi”. Un duro attacco agli organizzatori dei Giochi di Parigi, che per ora è rimasto inascoltato. Infatti la gara di staffetta si è corsa comunque e per il momento sono confermate nella Senna anche le gare di nuoto in acque libere, a cui parteciperanno gli azzurri Gregorio Paltrinieri e Domenico Acerenza, molto polemici di fronte a questa decisione.

“I risultati delle ultime analisi confermano che la qualità dell’acqua della Senna nel sito di triathlon è migliorata nelle ultime ore, le analisi future indicano che la qualità dell’acqua sarà entro limiti accettabili per oò Triathlon”, hanno scritto la federazione internazionale e l’Organizzazione domenica sera in un comunicato. Per ora quindi niente Piano B e gare confermate. Ma il Comitato olimpico belga e la federazione nazionale di triathlon non ci stanno: “Pensiamo qui alla garanzia delle giornate di allenamento, delle giornate di gara e al format delle gare che deve essere chiarito in anticipo e garantire che non ci siano incertezze per gli atleti, l’entourage e i tifosi’, hanno aggiunto le due organizzazioni nel loro comunicato.